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Il coach Ryan Fee ci rivela il segreto di un bluff efficace: “Usate i blocker per bilanciare il vostro range”
Bluffare sfruttando i blocker è un’arte.
Lo sa bene il fortissimo americano Ryan Fee, coach del corso Upswing Poker Lab insieme ad un altro grande player come Doug Polk.
In un recente articolo pubblicato da CardPlayer, Fee si concentra proprio sui bluff e sull’uso dei blocker nei range di bluff, introducendo così il delicato tema:
“I giocatori high-stakes hanno un segreto per i bluff di successo: i blocker. Molti di voi hanno sentito questa parola. Vediamo allora come si usano i blocker post-flop per far funzionare meglio i bluff“.
L’idea basilare è semplice: “In base alle carte che abbiamo in mano, sarà meno probabile che il nostro avversario abbia una mano che includa una o entrambe le nostre carte“.
Fee ci ricorda che nell’hold’em ci sono 1.326 combinazioni totali di starting hands. Ci sono 16 combinazioni per ogni ‘combo’ di due carte diverse (come 10-9 o K-J) e 6 combinazioni per ogni coppia (come A-A o K-K).
Consideriamo A-K preflop: “Se abbiamo questa mano, diminuirà del 50% la probabilità che il nostro avversario abbia assi o re, perché il numero di combinazioni di A-A e K-K si riduce da 12 a 6. Quindi non dobbiamo avere troppa paura di incrociare delle monster del genere con la nostra mano.
Certi blockers possono essere strumenti potenti da usare nei bluff, sia preflop che postflop. Se selezioniamo mani con i giusti blockers, potremo estromettere dal colpo il nostro avversario“.
Vediamo allora nel dettaglio come usare i blocker per costruire dei range di bluff efficaci, grazie ad una mano recente giocata da Fee.
“Apriamo da bottone e il grande buio chiama. Il flop è A107. Il BB checka, noi puntiamo e il BB chiama.
Turn 2. L’action si ripete. Il BB checka, noi puntiamo e il BB chiama.
River 2. Il BB checka. Con quali mani punteremo?
Per rispondere alla domanda, dobbiamo farci un’idea del range di apertura del bottone e del range di call del BB, usando il programma apposito Poker Ranger.
Su questo board A-10-7-2-2 non è difficile decidere quali mani valuebettare tre strade da bottone (A-J o meglio). Sono 98 combinazioni di value hands in totale.
Tuttavia, per rendere difficili le giocate contro di noi, dobbiamo bilanciare il nostro range di puntata con delle combinazioni di bluff. Se non lo facciamo il nostro avversario ci exploiterà.
Detto questo, è meglio bluffare con mani che blockerano quelle con cui il nostro oppo fa check-call al river. Scegliere queste mani conviene per un paio di motivi.
Prima di tutto, blockerano vari A-x che possono chiamare su più strade. Per esempio, se scegliamo di bluffare con J-9, ci sono 10 combinazioni in mano di A-J e A-9 nel range avversario.
Secondo, queste mani funzionano bene come bluff perché potenzialmente possono chiudere punti molto forti al river.
J-9, J-8 e 9-8 sono in grado di chiudere nuts dopo un flop A-10-7, blockerando contemporaneamente alcune mani nel calling range dell’opponent.
Non è necessario, ma possiamo usare il calcolo combinatorio per assicurarci che il nostro range sia perfettamente bilanciato.
Nell’esempio precedente, se puntiamo il pot al river con value hands e bluff, abbiamo bisogno di avere due value hands per ogni bluff per pareggiare le pot odds offerte al nostro avvversario (2:1).
Poiché il nostro value range è di 98 combinazioni, il nostro bluffing range deve ammontare a 49 combinazioni per essere perfettamente bilanciato in questo spot.
Nella pratica comunque restare perfettamente bilanciati non è sempre la giocata migliore (specialmente ai low stakes)“.
Fee conclude così il suo intervento: “Usare i blocker per costruire i vostri bluffing range è il miglior modo per assicurarvi che i vostri bluff abbiano più successo possibile.
Ricordate, se le vostre carte blockerano delle combinazioni del range di call del vostro avversario e hanno un po’ di showdown value, è bene inserire la mano nel vostro bluffing range“.