Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Mani storiche – Rheem bluffa, Seidel chiama… educandolo!
Fuoriclasse: persona eccezionalmente dotata o nettamente al di sopra della media.
Applicando il Garzanti al poker oseremmo dire che i più grandi interpreti del giochino sono persone che hanno chiari concetti e situazioni di gioco che diverranno standard qualche anno più avanti.
Dimostrazione lapalissiana di quanto scritto, uno spot giocato nella Epic Poker League tra Erik Seidel e David ‘Chino’ Rheem, entrambi appartenenti alla categoria sopra citata.
Ma in questa situazione specifica sarà il solido veterano a ‘sculacciare’ l’estroso ragazzino (così come avverrà 5 anni dopo a Montecarlo…) 🙂
Ecco lo spot:
Preflop Erik decide di aprire con una trash da cutoff, Rheem, godendo della posizione e della chipleading (70bb), opta per il flat.
Al flop Seidel prova a far valere la leading aggression pre su una texture ipoteticamente a lui favorevole, ma Rheem non si lascia intimidire e chiama con gutshot (e position!).
Il turn è un 7 apparentemente ininfluente quando invece è la carta che cambierà tutto visto che Seidel acquista valore. Nonostante ci siano tantissime mani che lo battono, Seidel prosegue nella sua azione, bettando ancora. Si tratta sostanzialmente di un bluff, ma la puntata è quantomai lecita visto che checkando non avrebbe alcun punto di riferimento per continuare a giocare lo spot.
Qui arriva la ‘giocata’ da parte del ‘Chino’: raise a 405.000. Fermi tutti. Seidel ha aperto pre e bettato due strade e può tranquillamente rappresentare un A (o K-K) molto più del suo avversario. Con cosa sta rilanciando Rheem? Difficilissimo lo stia facendo con un A, visto che tenderebbe a lasciar speware Erik, quasi impossibile lo stia facendo con un K, turnando in bluff una mano di estremo valore. Rheem è dunque estremamente polarizzato, ma su questa texture specifica la sensazione sia sbilanciato su bluff è abbastanza netta. Erik lo sa e opta per il call,
Il river 4 è perfetto per Seidel. Una blank assoluta che non cambia davvero nulla. A questo punto il check è l’unica scelta possibile. Rheem, dal canto suo, potrebbe comodamente givueppare. E invece no. Facendo leva sulla chipleading e sul verticale payjump (1.000.000$, 154.000$ al quinto) decide di andare all-in, provando a raccontare una storia che ha evidenti falle.
Seidel entra in the tank, ma non riesce a vedere combinazioni che lo battono: A-K, A-A, K-K sono verosimilmente da escludere sia perché iper blockerate dal board, sia per l’action preflop e turn del suo avversario. Erik perde sostanzialmente solo da degli A-x giocati molto tricky, visto che nessun K avrebbe tenuto questa linea. Dopo un paio di minuti di riflessione, Seidel annuncia il call, Chino mucka e resta abbastanza stordito alla vista della starting hand del suo avversario. 🙂
Ok la vecchia scuola, l’essere tight e tutto il resto, ma Seidel è fuoriclasse vero, uno di quelli che ha dimostrato di sapersi adattare con il passare degli anni grazie ad un’incredibile sensibilità nella lettura della situazione e dell’avversario unita ad una tecnica di gioco impeccabile. Non a caso è oggi secondo nella all-time money list con 32.145.313$ di vincite in tornei live, dietro solo e unicamente a Daniel Negreanu.
Come giudicate questo call? Oggi, per molti, potrebbe davvero essere ‘close to standard’, ma nel 2011, in un MTT con un payout del genere, a nostro avviso c’è solo da tirare giù il cappello! Diteci la vostra sulla pagina Facebook IPC 😉
Post Scriptum: nonostante questa forzatura, ‘Chino’ – a dimostrazione di essere un membro dell’elite pokeristica di allora – riuscirà comunque ad assicurarsi il torneo proprio ai danni del buon Erik.