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La Preparazione Mentale nel Poker
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Mi chiamo Alessandro Zaccagni e mi occupo di coaching e preparazione mentale per gli sportivi. Il mese scorso ho inaugurato la mia collaborazione con la rivista “Poker Sportivo” con un articolo sul riscaldamento mentale nel poker dove accennavo all’importanza della preparazione mentale nel poker. Vorrei tornare su questo argomento perchè in Italia è ancora, purtroppo, scarsamente utilizzata la preparazione mentale nello sport.
Ormai in tutto il mondo è accettato il fatto che un bravo atleta debba allenare tanto le sue capacità tecniche e atletiche quanto quelle mentali per poter arrivare ad alti livelli di prestazione e mantenerli nel tempo. In Italia invece molte persone hanno idee distorte sull’argomento.
Alcuni pensano che siccome “non sono matti”, non hanno bisogno di lavorare sulla loro testa, oppure che non sanno neanche di che cosa si tratti ma dicono che non gli serve. Altri pensano che sia una cosa da deboli farsi aiutare mentalmente. Altri ancora credono che certe capacità mentali siano innate e non possano essere imparate. In tutti questi casi il problema vero è l’ignoranza sulla materia e una scarsa cultura sportiva, da noi poco orientata al continuo miglioramento.
Fortunatamente oggi un numero sempre maggiore di atleti si rende conto dell’importanza della preparazione mentale e sta cominciando a rompere il muro di diffidenza che c’è nei confronti di questa pratica.
Un aiuto in questo senso è arrivato dal calcio (per la sua popolarità) dove sempre più giocatori rivelano di lavorare con preparatori mentali. Nel tennis, di recente, anche Francesca Schiavone, vincitrice dell’ultimo Roland Garros, ha dichiarato che un aiuto fondamentale gli è venuto dalla preparazione mentale.
Credo che decidere di lavorare seriamente con un preparatore mentale sia molto legato a quanto un giocatore voglia veramente migliorare se stesso e il suo livello di prestazione e sia quindi disposto a impegnarsi a fare tutto quello che è in suo potere fare per arrivare al TOP.
E il poker? Il poker è, di fatto, uno dei giochi più mentali che possano esistere, dove i livelli di pensiero si intrecciano con la tecnica, la fantasia e le carte che ho realmente in mano, per cui è ancora più importante essere forti mentalmente. Anche il grande Phil Helmuth ha recentemente dichiarato di essersi affidato ad un “Mental Coach” per migliorare le sue già ottime prestazioni.
In Italia anche Luca Pagano scrive nel suo sito che lavora anche sulla parte mentale con un/una professionista.
Quando parlo della preparazione mentale nel poker una delle domande che mi fanno più spesso è “OK Alessandro, abbiamo capito che è importante, ma ci puoi fare degli esempi più specifici su cosa si può lavorare e migliorare?”.
Ecco di seguito alcuni argomenti che si possono trattare:
- Imparare e darsi degli obiettivi ben formati e motivanti
- Imparare a essere più in controllo
- Imparare a evitare il TILT
- Imparare a giocare al meglio nelle situazioni difficili
- Imparare l’importanza delle routines, il loro utilizzo e la loro creazione
- Imparare come, quando e se utilizzare la comunicazione non verbale
- Imparare come utilizzare le pause durante i tornei
- Risolvere paure derivanti da situazioni di gioco specifiche
Credo che sia evidente quali vantaggi possa portare lavorare sulla parte mentale.
Provate a pensare quante volte vi siete trovati a giocare delle mani in situazioni di difficoltà legati ad uno o più degli argomenti sopra citati? Quante volte avete pensato, dopo una mano persa, “se fossi stato più attento….”, “se fossi stato più calmo….”, “se fossi……”?
Consentitemi un ultima considerazione perchè uno dei maggiori vantaggi che si ottiene è probabilmente quello meno evidente: lavorare sulla parte mentale vuol dire anche imparare a dedicare la giusta quantità di energie nervose nelle varie situazioni di gioco risparmiando preziose energie mentali. Risparmiare energie mentali significa arrivare alla fine del torneo più pronti, concentrati e capaci di fare buone scelte. E non è alla fine che conta essere capaci di fare la differenza?
Alessandro Zaccagni
Attraverso l’analisi specifica il Mental Coach potrà aiutarti a capire come fare a migliorare le tue prestazioni, sviluppando insieme gli strumenti e le strategie mentali per essere al massimo durante le partite.
Per ulteriori informazioni e richieste è possibile contattare Alessandro Zaccagni via email (pokermentale@hotmail.it)
Alessandro Zaccagni collabora con la rivista “Poker Sportivo”, sulla quale sono stati pubblicati negli ultimi mesi due suoi pezzi riguardanti l’allenamento mentale per la disciplina del Poker.
Da non perdere l’articolo presente sul numero di Giugno, in edicola proprio in questi giorni, dal titolo “Vincere con le Routine” nel quale ci presenta l’utilità di alcuni rituali, scaramanzie e atteggiamenti, sia volontari che involontari, che vengono adottati dagli sportivi per un motivo molto semplice… perchè funzionano!