Friday, Nov. 22, 2024

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il 11 Apr 2018

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Isolare gli short stack con pocket pair: la lezione di Jonathan Little

Isolare gli short stack con pocket pair: la lezione di Jonathan Little

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In alcune dinamiche preflop giocare le pocket pair in maniera ottimale può essere davvero complicato.

Grazie ad un recente approfondimento per il portale PokerNews, il coach e giocatore professionista Jonathan Little ha proposto ai suoi lettori l’analisi interessante di un suo spot giocato con coppia di sei, che ha coinvolto in primis un avversario con short stack e successivamente un terzo player nel postflop.

Scopriamo insieme l’action nel dettaglio per capire meglio la condotta di Jonathan.

9 giocatori al tavolo, blinds 400/800.

UTG+1 (stack 59.100) limpa, tutti fold fino ad Hero (stack 91.900) che in posizione di HJ apre 6 6 a 3.800, flatta CO (stack 99.900), pusha BTN short stack per 10.900 chips!

L’azione prosegue con il fold dei blinds e del limper, parola ad Hero che opta per un ulteriore rilancio a 21.000; chiama nuovamente CO, pot enorme da 55.800 chips.

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Flop K K 5 – Hero opta per una bet di 15.500 chips e riceve il call di CO.

Turn 6 – Jolly! Hero checka, CO pusha 63.400 su pot di 86.800 chips; call!

River 7 che non cambia l’esito dello showdown:


THINKING PROCESS DI JONATHAN LITTLE

“Partiamo dal preflop. 66 è una combinazione che posso limpare a mia volta in alcuni casi dopo il limp di UTG+1 e che posso tranquillamente aprire in altri; ho uno stack deep, il giocatore immediatamente alla mia sinistra è molto aggressivo e il player che occupa il bottone ha uno short stack, dunque opto per l’open. Ricevo il call di CO e il push di BTN immediatamente dopo: anche in questo caso il call potrebbe essere una scelta corretta ma semplificherebbe troppo la vita al CO regalando anche ottime pot odds. Il giocatore aggressivo potrebbe aver flattato combo come AJ’s o 77, che giocano molto bene in posizione vista la situazione. Decido dunque di rilanciare nuovamente per quanto detto prima, ma ciò non scoraggia CO a callare ancora. A questo punto, conoscendo anche le tendenze di questo player, immagino che il suo range contenga molto spesso mani come AQ’s – AJ’s – 88, forse anche T9’s. Per evitare qualche move estremamente aggressiva da parte sua o un check back, decido di puntare 15.500 chips per protection e oppo chiama. Rivedendo lo spot, avrei ottenuto lo stesso risultato anche con una bet più piccola, qualcosa come 10.000 chips, size che a posteriori preferisco. Ad ogni modo, il plan cambia dopo il flop: molto spesso siamo in svantaggio e l’unica mossa plausibile è il push in bluff per far passare mani come JJ-TT-99, oltre al give up ovviamente. Il 6 miracoloso del turn elimina ogni preoccupazione: il check diventa la move migliore per distacco per tante ragioni. Anche in caso di check back sarà poi facile giocare il river avendo quasi zero scary e la possibilità di estrarre altro valore. Quando oppo pusha poi non dobbiamo far altro che metterle tutte nel mezzo…”

 

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