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Come outplayare i giocatori aggressivi dai bui
Giocare dai bui risulta difficile perchè ci si trova a dover compiere l’azione dopo il flop per primi.
In particolare poi quando si gioca contro dei regular forti, giocare dai bui è ancora più difficile e richiede più attenzione.
Per rimare a galla in queste situazioni bisogna trovare dei modi per togliere gli avversari dal piatto senza rischiare di perdere il proprio stack.
Questo in parole povere vuol dire che in alcuni casi saremo costretti a fare dei grandi bluff contro di loro: la chiave per riuscirci è capire in quali spot possiamo farlo.
Di questo argomento ha parlato il re dei microstakes Nathan “blackrain79” Williams analizzando una mano esempio in un articolo pubblicato sul portale PokerNews.
Vediamo quindi in che modo possiamo outplayare i giocatori aggressivi dai bui senza rischiare di committarci.
Questa mano sopra è un esempio perfetto delle situazioni in cui possiamo outplayare un regular aggressivo dai bui.
In questa mano un buon giocatore regular tight-aggressive ha rilanciato da cutoff in un tavolo six-handed cash game con blinds $0.05/$0.10.
Da uno spot da steal come questo ci aspettiamo che quel giocatore rilanci il top 30%, o anche addirittura il top 40%, delle mani che gli capitano.
Questo vuol dire in pratica che lui avrà un range abbastanza ampio che include:
- quasi tutti gli A-x
- la maggior parte delle mani K-x
- tutte le coppie
- tutte le broadway ( mani con carte dal 10 all’asso)
- quasi tutti i suited connectors
- la maggior parte dei gappers connectors alti
Come vedete ci sono diverse mani possibili e ciò vuol dire che dai bui anche noi dovremo difendere un range abbastanza ampio, specialmente se siamo Big Blind.
Ai “bei vecchi tempi” del poker online avrebbe avuto senso solo 3bettare in questo spot, a maggior ragione con una mano come 10 Q.
Nathan Williams suggerisce di continuare a farlo anche oggi contro la maggior parte dei regular più deboli ai tavoli microstakes, questo perchè molti di loro folderebbero su una 3bet preflop o rinuncerebbero dopo una continuation bet al flop.
Nell’esempio in questione però dobbiamo tener conto del fatto che, saliti di un livello o due, la maggior parte dei regular ai giorni nostri sono più esperti.
Se in questo caso mantenessimo un range di 3bet più squilibrato, loro si adatterebbero ampliando il range di 4bet stesso, o flattando per poi andare in floating sulla nostra cbet al flop.
Per questo motivo, nel poker dei giorni nostri, è molto importante flat-callare preflop più spesso in spot del genere per poter poi outplayare gli avversari dopo il flop.
Una mano come 10 Q dell’esempio sopra è proprio perfetta per fare questo.
La mano quindi prosegue e prendiamo un flop piuttosto buono con un progetto di scala gutshot e un progetto di colore backdoor (chiuso con una carta al turn e una al river).
Questo tipo di mani secondo Nathan sono molto buone da giocare in bluff e le gradisce tantissimo in quanto godono proprio di un’ottima equity in backdoor.
Tuttavia allo stesso tempo se il nostro avversario risponde puntando alto questa è anche una mano che si butta via facile, alla fine abbiamo semplicemente una donna carta alta.
La nostra mano va avanti quindi con un check-raise al flop che è la giocata migliore e ci permette di vedere così il turn.
Con la caduta del 3 al turn, miglioriamo ulteriormente la nostra situazione in quanto otteniamo ancora più equity e possiamo quindi così aumentare ulteriormente la pressione.
Al river vediamo quindi un 4 che è un’eccellente carta da bluff in quanto completa il progetto di colore principale del flop.
Grazie a questo river possiamo quindi rappresentare per il nostro avversario un sacco di progetti che avrebbero giocato la mano allo stesso modo.
L’ultimo motivo ulteriore per cui è giusto bluffare river è che abbiamo solo Q carta alta quindi se checkiamo siamo quasi certi di perdere.
Cosa bisogna considerare per outplayare dai bui
Quello che la mano di esempio deve far intendere è che dobbiamo sempre cercare di valutare se è possibile outplayare dei giocatori aggressivi dai bui.
Per farlo dovete prendere delle mani, magari con alcuni progetti gutshot o backdoor, e giocarle in maniera aggressiva.
Considerate però sempre di adattare la vostra strategia di bluff a seconda dell’evoluzione che assume il board.
Nel caso di prima, i draw che abbiamo avuto erano molto favorevoli e abbiamo potuto forzare una triple barrel in bluff costringendo l’avversario a una grossa chiamata alla fine.
Il bluff dell’esempio è andato a buon fine ed è questo l’obiettivo che dovete prefissarvi quando salite di livello e affrontate giocatori più forti.
Outplayare i propri avversari dai bui è possibile e non dovete perdere questa occasione lasciandovi ogni volta in preda agli steal.