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Parliamo di 6+ Hold’Em: Odds e probabilità
Nello scorso articolo abbiamo parlato dello short deck con l’arrivo del 6+ Hold’em su Pokerstars.
Affrontiamo oggi il discorso relativo alle odds e alle probabilità in questo tipo di gioco.
Nello short deck le probabilità delle combinazioni tra le carte cambiano rispetto al classico Hold’em.
Con il cambio probabilistico delle eventuali combinazioni di carte, nascono nuove strategie da applicare.
Per tenere conto di tutto occorre capire bene come cambiano appunto i valori dei punti nel 6+ Hold’em.
Valore dei punti al 6+ Hold’em
Come già visto nell’articolo sulle regole, lo short deck non dispone di tutte le carte comprese tra il 2 e il 5.
Il mazzo quindi è composto da 36 carte totali, rispetto alle 52 dei mazzi standard.
Il gioco si svolge come di norma, con 2 carte a testa, eventuale flop, turn e river.
Inoltre l’asso può avere sia valore di minimo che di massimo, il che implica che la combinazione di A-6-7-8-9 è considerata una scala.
La più grande differenza rispetto al classico Hold’em è che nello short deck vengono invertiti alcuni valori dei punti che si possono chiudere.
Colore batte full mentre scala rimane superiore al tris.
Nella seguente tabella sono riportate le differenze tra i valori dei diversi formati di gioco:
Questi cambiamenti hanno a che fare con la differenza di probabilità che le combinazioni subiscono.
Ad esempio nello short deck è più probabile combinare un full che un colore, motivo per cui il colore ha un valore superiore al full.
Formato Blinds/Ante
Per quanto concerne l’utilizzo di Blinds/Ante, alcuni tornei di Short Deck utilizzano SB e BB come da standard Hold’em.
Altri rimuovono il sistema di Blinds e applicano l’Ante a tutti i giocatori del tavolo e al giocatore da button il doppio ante.
Questo sistema innovativo permette a tutti i giocatori di concorrere ad ogni piatto inserendo semplicemente un secondo ante per chiamare oppure raisare e procedere all’eventuale flop.
Probabilità Preflop
Durante la propria esperienza Hold’em si possono calcolare le probabilità di ricevere determinate mani iniziali.
Ad esempio coppia d’assi servita (1 su 221), coppia servita (1 su 17) o due carte dello stesso seme (1 su 4.25).
Tuttavia nello Short Deck, dato che il mazzo contiene 36 carte rispetto alle 52 dei mazzi standard, anche le probabilità di ottenere determinate combinazioni iniziali varia.
Considerando che nel regular Hold’em ci sono 1.266 possibili mani di partenza, nello Short Deck ci sono solo 630 mani iniziali.
Un numero inferiore di combinazioni ovviamente influisce sulla frequenza con cui vengono distribuite mani specifiche.
Considerando il precedente esempio, nello Short Deck, ricevere una coppia d’assi è di 1 su 105 mani rispetto alle 221 dello standard deck.
Analogamente anche per le coppie la probabilità aumenta, ottenendole 1 volta ogni 11,66 mani, circa 1,5 volte più spesso rispetto al regular Hold’em.
Nella seguente tabella sono riportate tutte le differenze di probabilità tra le mani iniziali dei due formati di gioco:
Adattarsi al cambio probabilistico delle mani iniziali è necessario per chiunque voglia avere successo nello Short Deck.
Quella che potrebbe essere un’ottima mano iniziale nello standard Hold’em è da riconsiderare come media/bassa in questo tipo di gioco
ESEMPIO:
Nel classico Hold’em, preflop coppia d’assi è favorita con il 78% di successo contro J-10 suited.
Nello Short Deck la stessa mano ha gli assi favoriti, ma solo con il 63% di successo.
Probabilità postflop
Il postflop è il momento in cui lo short deck riserva più sorprese per i novizi del gioco, dal momento in cui tutta la statistica delle probabilità cambia rispetto all’Hold’em tradizionale.
È tuttavia intuibile che il mazzo essendo ridotto ha una possibilità di hittare un out necessario alla propria mano differente dal mazzo standard.
Ad esempio se si ha una mano di J 10.
Flop: Q 9 6
Si ha un progetto di scala bilaterale.
Come outs si hanno i K e gli 8 per hittare la scala, ma invece delle 47 carte del deck classico ci sono le 31 carte dello Short Deck.
Mazzo classico: 8 carte su 47 per completare scala al turn (17%)
Short Deck: 8 carte su 31 per completare scala al turn (26%)
È suggerito ai giocatori di Short Deck di sostituire “la regola del 2 e del 4”, attribuita al normale Hold’em, con “la regola del 3 e del 6”.
Nell’Hold’em regolare se si floppa un progetto di scala bilaterale con gli 8 outs, si può stimare approssimativamente la possibilità di hittare la scala moltiplicando gli 8 outs di due considerando solo il turn (circa il 16%) e di quattro per turn e river (circa il 32%).
Nello Short Deck si può applicare una regola simile, moltiplicando le probabilità degli 8 outs per tre considerando solo il turn (circa 24%) e per sei per turn e river (circa il 48%).
Ecco una tabella che mostra come le probabilità hittare un determinato numero di outs e a come cambiano dal normale Hold’em al short deck:
Da tenere in considerazione c’è anche il colore che ha meno outs disponibili rispetto all’Hold’em.
Se si vuole hittare un progetto di colore nell’Hold’em ci sono 9 outs, nello Short Deck 5 outs.
Infine è lecito notare che i valori delle mani nello Short Deck tendono ad essere più alti rispetto all’Hold’em.
Quindi a differenza del classico Hold’em le coppie servite non saranno così forti postflop.
Grazie a questa differenza ogni giocatore può ottenere un grosso value postflop anche avendo mani più “vulnerabili”.
Elementi relativi alle probabilità postflop nel mazzo corto:
- Quando si ha carte suited bisogna tenere in conto che ci sono meno outs per il colore nel flop.
- Avendo connettori e one-gappers è più facile floppare progetti di scala nello Short Deck.
- Con una coppia servita è più alta la probabilità di floppare un tris considerando il 17% di probabilità rispetto al 12% del regular Hold’em.