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Michael Soyza e l’hero-call su Sam Greenwood che gli ha regalato l’High Roller 6-handed in Sud Corea!
Le Triton Series hanno portato una ventata di freschezza in questa torrida estate.
Dopo le World Series in genere, si assiste a un breve periodo di calma piatta, sia live che online, ma questo mini-festival nosebleed è stato così ricco di spunti da accendere ulteriormente la nostra curiosità, spingendoci a ricercare qualche altro spot degno di nota.
Ecco perché siamo andati a ripescare questo bellissimo hero-call messo a segno da Christopher Michael Soyza, che gli ha consentito di sbarazzarsi del suo avversario Sam Greenwood già alla prima mano dell’heads-up, lo scorso 5 marzo in quel di Jeju, Sud Corea.
L’analisi dello spot
SITUAZIONE: Siamo all’heads-up del 6-Handed High Roller da 500K HK$, circa 50mila dollari, prima mano tra i due contendenti. Blind 100K/200K BBante 200K.
PREFLOP: Greenwood limpa in posizione con J 9 (stack 5.1M), Soyza isola a 800K (stack 10.5M), flatta Greenwood.
FLOP: 8 10 3 Check per entrambi.
TURN: 8 Soyza prende l’iniziativa su turn che accoppia il board, chiama Greenwood.
RIVER: K Soyza checka, Greenwood ci pensa sù e va all-in, Soyza prende il suo tempo e chiama!
Il thought process di Michael Soyza
A differenza di tante altre volte nelle quali abbiamo analizzato il colpo di nostro pugno, in questo caso abbiamo addirittura la versione del protagonista, che ha snocciolato strada per strada le ragioni delle sue scelte.
PREFLOP: Greenwood gioca circa 25x e mi aspetto che possa adottare una strategia di limping che comprenda tutto il suo range o almeno l’80%. La mia mano è veramente forte in heads-up, decido di isolare x4 ma avrei potuto anche fare x5 visto il BB ante. Mi aspetto che reshovi tanti A-x, le coppie, ma può anche flattare tante altre combo che hanno una buona equity postflop ma non sono ottime da reshovare.
FLOP: Il flop non è dei migliori per me, ma il plan è quello di chiamare qualsiasi bet in questo frangente, salvo size particolarmente grosse.
TURN: Quando casca l’Otto che paira, opto per una bet in modo da negare un po’ di equity a mani che possono migliorare river e giocano a loro volta con una discreta equity contro la mia mano. Quando chiama ha tanti draw, Assi-x, straight-draw, flush-draw, gutshot…Posso anche essere già drawing dead, ma penso di venir chiamato un numero sufficiente di volte da mani alle quali sono davanti.
RIVER: Non una carta bellissima per me perché non è proprio una blank. A volte può aver migliorato la sua mano, quando ad esempio decide di proseguire l’action con qualche K-x suited, anche se mi aspetto che una porzione dei Kappa (quelli forti) li shovi preflop. Checko perché non penso di riuscire a estrarre valore da nessuna mano del suo calling-range, mentre mi aspetto che possa shovare tante volte diversi bluff.
Non ho dato troppa importanza ai tell fisici, anche perché a questi livelli molti professionisti sono in grado di dare dei reverse tell per trarre in inganno l’avversario. Il mio range è abbastanza cappato in questa situazione, non ho mani troppo forti in quanto molte di queste le betterei river. Devo solo stimare se la mia mano è abbastanza forte a giustificare un call contro il suo range di shove: blockero sia alcune combo di valore che alcuni suoi bluff, ma ci sono così tante altre combinazioni di missed draw, tra flush draw, straight draw e gutshot…
Penso che i Sette siano nella parte del range col quale dovrei chiamare, inoltre ho delle ottime pot odds, dovendo investire 3.8 milioni per vincerne quasi il triplo e decido di chiamare.
E voi al posto di Soyza sareste riusciti a chiudere la pratica Greenwood allo stesso modo?
Se giocate come queste vi piacciono particolarmente, date uno sguardo a cosa ha combinato Stephen Chidwick al Final Table del torneo più prestigioso al mondo CLICCANDO QUI.