Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Cosa fare al flop con una overpair su una azione multiway
Erano almeno una trentina di mani che non vi servivano due carte giocabili.
Ecco, finalmente, una coppia di Jack da UTG. Lo stack è abbastanza profondo, aprite con disinvoltura ma ecco che il player alla vostra sinistra flatta. Flatta anche BTN e BB completa.
Il flop vi sorride, ma c’è un flush draw, c’è possibilità di scala e soprattutto siete in 4-way.
“Nel poker, come nella vita, non sempre le cose vanno esattamente come vorremmo”
Parola di Jonathan Little, che attraverso l’analisi di questo spot affronterà una situazione di gioco abbastanza frequente nei tornei: dover gestire una overpair su azione multiway.
La mano in questione
SITUAZIONE: Torneo delle World Series Of Poker, buy-in 1.500$. Blind 150/300, BBante 300.
PREFLOP: Hero (stack 20K, 67 BB) apre da UTG a 750 con J J, flatta UTG1 (pari stack), flatta anche BTN (stack 4.000, circa 13BB) e completa BB (stack 20K).
FLOP: 7 5]f] 3 (pot 3.550) Hero punta 1.500 chip, passa UTG1, BTN shova per 3.250 aggiuntivi, cold calla BB. Hero chiama.
TURN: 4 Check to check.
RIVER: K Check to check.
L’analisi di Jonathan Little
Dopo il rilancio e i tre flat, l’analisi di Little comincia ovviamente dal flop e nello specifico dalla possibilità di puntare o fare check:
“Non voglio checkare su questa texture perché ci sono troppe carte al turn che peggiorano la nostra equity. Per la stessa ragione ci sono tante mani con equity che chiamerebbero una eventuale bet, quindi puntare è la scelta migliore.”
Dopo il fold di UTG1 però, arriva sia lo shove (abbastanza prevedibile visti gli stack in gioco) di BTN che il call di BB, situazione non semplice da gestire:
“In questo frangente chiamare è certamente la mossa più profittevole. Con un rilancio ci mettiamo in una situazione critica ricevendo un call soltanto da mani migliori, chiamando invece teniamo dentro tutti i flush draw e le pair inferiori alla nostra e in generale abbiamo ancora la best hand nella maggior parte dei casi.”
Il turn è la classica carta su cui l’action si blocca, checka BB e la parola torna a Hero:
“Non ho bisogno di bluffare e non ho bisogno di value bettare. Il check è la soluzione ideale perché BB ha tutti i 6 nel range e quando ricevi azione non sei mai contento.”
Il river chiude il flush draw a Fiori, BB checka ancora:
“Non è una carta bellissima su cui possiamo pensare di value bettare. Il range di mani da cui potremmo prendere valore si limita sostanzialmente a dei bluff catcher e come nella street precedente non abbiamo bisogno di bluffare: il check è ancora la scelta migliore.”
Gli avversari girano entrambi flush. BTN con Q 4 si aggiudica il pot mentre BB con 10 2 mucka assieme a Hero:
“Molte persone commettono l’errore di pensare: ‘Come avrei potuto far foldare i miei avversari’ invece di ‘Come faccio a fare in modo che il mio avversario compia un errore preservando il mio stack?’
Alcuni dicono ‘Saresti dovuto andare all-in al flop in modo da fargli foldare il flush draw, ma questo modo di pensare è sbagliato perché non tiene in considerazione i range coi quali giocano i miei avversari’
Ogni volta che non prendono il flush draw vinciamo noi, ed è questo l’unico ragionamento giusto da fare per avere successo nel lungo periodo. E questo è possibile soltanto se si pensa ai range coi quali giocano gli avversari e non solamente alla propria mano.”
Se vi siete persi la nostra intervista ad Andrea Dato CLICCATE QUI