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Guida alle Varianti: tutto quello che dobbiamo sapere sull’Omaha Six Card
Una nuova variante va ad aggiungersi all’infinità gamma di giochi nel mondo del poker. Nelle scorse settimane Pokerstars ha lanciato la versione del Pot Limit Omaha a 6 carte, conosciuto come “Omaha 6 Cards“. Un gioco ancora più divertente e ricco di azione. Ma sia online e live ci sono delle strategie che vanno seguite per raggiungere il successo.
Oggi cercheremo di approfondire questa parte strategica, oltre ad un ripasso delle regole basilari di questo nuovo gioco. Va detto che cambia sostanzialmente poco rispetto al classico Pot Limit Omaha, anche se la presenza di 6 carte in mano aumenta la % delle combinazioni. Dunque, vediamo cosa ci dobbiamo aspettare dal nuovo gioco e soprattutto quali sono le più importanti linee guida.
Le regole del 6 Card
Prima di addentrarci nelle strategie dell’Omaha 6 Card, vediamo le regole base. L’unica vera differenza rispetto all’Omaha “normale” è il numero di carte distribuite a ogni persona. La regola principale secondo cui un giocatore deve usare due carte dalla propria mano, insieme a tre carte dal tavolo, rimane la stessa. In Six Card Omaha questo significa che devi usare due delle tue sei carte coperte, con tre delle carte comuni per ottenere la mano.
Le migliori mani di partenza
Si parte dalla fondamenta anche nel Six Card Omaha. La selezione delle mani di partenza è ovviamente la base anche in questa variante. In Omaha a quattro carte, hai sei possibili combinazioni di due carte per ottenere la migliore mano. In Big O (Omaha a 5 carte) questo aumenta a dieci combinazioni.
Nel Six Card Omaha abbiamo un potenziale di 15 combinazioni tra le sei mani iniziali. Questo significa che dobbiamo cercare mani forti e che possono poi lavorare bene sul board. Mani coordinate, con possibili progetti di scala o colore alti, in modo da non trovarsi davanti a brutte sorprese all’eventuale showdown.
Come giocare il flop
Nel Six Card Omaha il vero potenziale della mano lo scopriamo al flop. E’ un gioco che di fatto prende vita dal flop in poi. Nel preflop possiamo decidere con quali mani proseguire oppure no, ma non conosceremo mai il loro valore reale, fino a quando non scenderà il flop.
A quel punto saremo in grado di trarre un primo bilancio. Fra progetti di scala, flush draw, coppie, doppie, set, full o in qualche caso poker. Insomma le prime tre carte comuni sono quelle che fanno veramente la differenza. Ovviamente se da una parte dobbiamo tenere conto del nostro punto o dei nostri progetti, dall’altra dobbiamo sempre valutare l’azione dei nostri rivali al tavolo.
Come lavorano le nostre carte nel 6 Card
Nel classico Pot Limit Omaha siamo abituati a vedere lavorare assieme tutte e quattro le carte. Nel Six Card Omaha non sarà così. Facciamo un esempio pratico.
Siamo ad un tavolo di PLO a quattro carte e ci vengono serviti: A A K 4 . Dunque abbiamo una coppia d’assi di partenza, la quale però non ha lo stesso valore come nel texas hold’em e due possibili progetti di colore. Tutto questo senza dimenticare altre due possibili combinazioni come A-K e A-4 per eventuali progetti di scala.
Nel Six Card Omaha questo non è possibile, perché avendo sei carte di base, almeno due di esse restano escluse. Quindi, tenete sempre a mente questa cosa nella scelta delle mani iniziali. Evitate dunque mani non coordinate, in modo da ridurre il rischio di combattere su board non confident per voi.