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I segreti dei professionisti per affrontare i tornei di poker
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Ti piacciono i tornei di poker ma devi capire come affrontarli al meglio?
Quando giocano i multi-table tournaments, i professionisti di poker seguono delle linee guida che orientano la loro azione.
Ecco quali sono i loro principali segreti.
Considera le chips in rapporto ai big blind
Quando si considera la propria dotazione di chips, non bisogna mai ragionare in numeri assoluti, ma sempre e solo in rapporto ai big blind del livello in corso.
Questo perchè lo stack dà la misura del fattore-sopravvivenza nel torneo. Avere un milione di chips quando i bui sono 10.000-20.000 è molto diverso dall’averlo su blinds 100.000-200.000.
Nel primo caso il nostro stack equivale a 50bb e ci garantisce un notevole margine di sopravvivenza, oltre che di manovra postflop. Con uno stack di 5bb invece siamo obbligati ad andare all-in appena possibile sperando nel raddoppio.
Valuta le tue aspettative di vincita in base ai volumi di gioco
Gli specialisti di tornei di poker, che puntano a mantenersi grazie ai proventi del gioco, sanno che devono ‘massare’ per ridurre l’incidenza della varianza e raggiungere il lungo periodo che permette alla abilità di emergere.
Significa che per essere sicuri di guadagnare devono giocare almeno alcune centinaia di tornei al mese. A tal scopo massimizzano la disponibilità di tempo con il multitabling, ossia aprendo e poi gestendo molti tavoli in contemporanea.
I numeri non mentono, se non hai intenzione di stare tante giornate a ‘multitablare’ al pc, il modo migliore per affrontare i tornei è solamente uno: non pensare a vincere ma a divertirti, magari la botta di fortuna arriverà da sè!
Pondera le decisioni in base a tutti i fattori
Al momento di presa delle decisioni i professionisti di poker non valutano solamente le proprie carte, ma stimano i possibili range degli avversari, calcolano le pot-odds e ponderano fattori che vanno al di là del gioco al tavolo, come ad esempio l’edge che hanno o meno sul field.
Quando il torneo arriva nelle fasi conclusive, inoltre, i calcoli dei professionisti di poker non soppesano più l’aspettativa di vincita in chips della decisione (cEV), ma quella monetaria ($EV).
Non giocarsi tutto all’inizio
Non esiste un torneo di poker che possa essere vinto nei primi livelli di gioco. Per questo i professionisti tendono ad affrontare le fasi iniziali dei tornei in modo molto calmo e tranquillo, senza mettere a repentaglio la propria sopravvivenza.
Ovviamente questa è una linea generalissima, che può variare di molto di caso in caso, specialmente in base allo stile di gioco del professionista.
Steal e aggressione dalla bolla in poi
Quando si avvicinano i premi monetari dei tornei, di solito le ante sono già entrate in gioco e la deadmoney preflop è già una percentuale consistente degli stack.
In questa fase i professionisti di poker iniziano ad allargare i range preflop, sia per quanto riguarda i raise nei piatti unopened (ovvero quando devono parlare dopo che i giocatori che dovevano parlare prima hanno tutti foldato) sia per quanto riguarda i push in steal.
Indicativamente, poi, quando lo stack scende sotto i quindici big blind per i professionisti le decisioni diventano binarie: una opzione è il fold, l’altra è l’all-in.