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il 19 Giu 2020

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La fase intermedia degli MTT KO Progressive: la bolla, lo stack e le strategie

La fase intermedia degli MTT KO Progressive: la bolla, lo stack e le strategie

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Pochi giorni fa abbiamo parlato dalla fase iniziale degli MTT KO Progressive. Oggi ci concentreremo sulla fase intermedia, meglio conosciuta come middle stage. Senza dubbio è la fase più delicata di un torneo: sia esso online o dal vivo, sia nella struttura classica o meno. Negli MTT KO Progressive, probabilmente diventa ancora più difficile da giocare.

Influiscono tanti fattori. Dal nostro stack a quello dei rivali, passando per il valore della nostra taglia a quella appunto dei giocatori che stiamo affrontando. In base a questi dati dovremo scegliere la strategia migliore, per avvicinarci allo scoppio della bolla.

Nella fase intermedia, l’apice si raggiunge appunto con l’ingresso “In the Money” e la paura a volte può giocare brutti scherzi, fino a portarci a degli errori macroscopici. Dunque, vediamo cosa dobbiamo fare in questa fase e soprattutto, quello che dobbiamo evitare.

Stack per bullare, controllare o difendersi

Nel poker in generale la fase della bolla è senza dubbio la più emozionate. I deep martellano, gli stack medi controllano e infine gli short si arroccano a difesa del piccolo bottino, sperando nel miracolo. Chiaro che negli eventi dal vivo, la fase della bolla dura molto più a lungo di un torneo online.

In un MTT Progressive KO, solitamente la fase intermedia inizia quando mancano circa 100-150 eliminazioni allo scoppio della bolla. A prima vista un numero altissimo, ma che in realtà è destinato a bruciarsi in tempi rapidi. In questo frangente, la differenza è data dallo stack che possediamo. A maggior ragione se stiamo giocando un torneo con taglie progressive.

Se abbiamo uno stack deep (oltre i 50-60 big blinds), il nostro gioco è portato all’attacco. Ovviamente deve essere un attacco ben preciso, calcolando rischi e pericoli, senza improvvisare. Dovremo mettere pressione ai rivali, aggredire gli short e allargare il range per chiamare gli allin dei players che hanno poche chips. Oltre alle carte, pesa il valore della loro taglia e quindi soldi da vincere.

Se invece disponiamo di uno stack medio (fra i 50 e i 25 big blinds), dovremo essere più portati a controllare la situazione. Giocare con mani di valore vs coloro che hanno più chips di noi, value bettare quando abbiamo un punto importante e casomai sfruttare la posizione per giocare con mani di medio valore contro gli short. Insomma vigili e attenti, rischiando il minimo.

Discorso completamente diverso se siamo short e con pochi blinds davanti a noi. La selezione delle mani da giocare o con cui pushare sono essenziali. Dobbiamo sempre ricordarci che da short siamo una preda ambita per la nostra taglia e di conseguenza serve una mano molto forte.

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Errori strutturali e combattere le paure

Nei tornei di poker, sia con struttura classica o KO Progressive, si concentrano in maggior numero gli errori da parte dei giocatori. Fra questi un elevato numero di mani giocate, una dispersione eccessiva di chips, una gestione errata a difesa dei blinds, oppure anche una passività esagerata che porta all’erosione dello stack.

Tutto questo si chiama gestione. Un giocatore che riesce ad evitare o ridurre il numero di questi errori, è un players destinato a dominare nella fase intermedia. A maggior ragione se di mezzo ci sono taglie progressive che aggiungono valore al piatto stesso. Abbiamo appena detto che molto dipende dallo stack che possediamo nella fase intermedia.

Ma allo stesso tempo, se sappiamo affrontare la middle stage senza far troppo affidamento alle chips in nostro possesso, siamo allora in grado di reggere la pressione di un momento così delicato e che trova il suo epilogo nello scoppio della bolla.

Nella fase intermedia, un altro aspetto da tenere sempre a mente è la paura. La paura intesa come eliminazione, o non superare lo scoppio della bolla. Tanti buoni giocatori sanno gestire dal punto di vista meramente pokeristico questa fase, ma vengono poi traditi dall’ansia e dalla paura. Paura che poi si traduce in errori a sua volta.

Dunque per affrontare la middle stage, se da un lato serve la giusta esperienza per non commettere errori marchiani nel nostro gioco, dall’altra dobbiamo essere bravi a sapere combattere le nostre emozioni. Paura, ansia o in qualche caso eccessivo entusiasmo. Insomma, è necessario trovare il giusto equilibrio, per raggiungere la zona premi.

Perché superato lo scoppio della bolla, inizia un altro torneo. A maggior ragione se Ko Progressive, con taglie che iniziano a pesare e a spostare a livello economico. Nei prossimi giorni andremo ad affrontare la parte finale, ovvero il Late Stage.

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