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Come cambia il valore di una mano tra raise e call: il gap concept
Nel poker il valore della mano cambia fra quando operiamo un raise oppure ci limitiamo ad un semplice call. Coniato da David Sklansky per essere utilizzato nei tornei multitavolo, il Gap Concept è una sintesi comunque valida per ogni forma di Poker online e anche dal vivo.
Cosa si intende per concetto di gap? Essenzialmente esso rappresenta la “differenza” di valore tra due mani: quella in open-raise e quella in call, appunto. Questa differenza è data principalmente dai differenti range assegnati alla posizione dei giocatori.
Un concetto non sempre compreso bene, specialmente da coloro che sono alle prime armi o che giocano di tanto in tanto. Ma si tratta di un principio cardine per il poker e che può davvero fare la differenza. Vediamo nello specifico.
I range
Se supponiamo che il primo giocatore ad entrare nel piatto da UTG sia un player solido e aggressivo, possiamo ipotizzare che rilanci con un range JJ+,AQ+,KQ: dunque per chiamare il suo rilancio dovremmo quantomeno avere una mano che stia al centro di quel range, in modo da poter battere alcune delle sue ipotetiche mani.
Un possibile range di call potrebbe essere QQ+, AK. (Chiaramente con “range di call” si intende anche l’ipotesi di re-raise). Questo concetto diventa però estremamente importante in late position dove si gioca per accaparrarsi i bui. Se ipotizzate che il Cutoff rilanci con mani come 44+,A6+, JT+ e voi siete seduti sul bottone, avrete uno svantaggio di range, in quanto il vostro dovrà essere necessariamente più stretto.
Nel caso in cui foste seduti da small o big blind, avrete anche un problema di posizione. Costretti cioè a parlare per primi sul flop. Un valido esempio in questa circostanza potrebbe essere rappresentato da 88+, A9+, KQ+. Questo range potrebbe battere alcune mani del raiser iniziale ma il vostro svantaggio di posizione con buone probabilità vi costringerà a prendere decisioni difficili sul flop, senza avere indizi sulla mano del vostro avversario.
La 3bet come soluzione
Possiamo però notare come il Gap possa essere ribaltato con l’utilizzo di un re-raise. Sempre ipotizzando che i due giocatori siano TAG perfetti, solidi e senza particolare “estro”, cosa succederebbe se il grande buio (ovvero noi in questo caso) rilanciasse?
Il Cutoff dovrebbe a questo punto capire che il rivale ha una mano che batte almeno 2/3 del range con cui avrebbe potuto aprire da CO e quindi per fare un call o un ulteriore raise dovrebbe a sua volta avere una delle migliori mani del proprio range, e così via fino ad arrivare ad AA.
Questo è il motivo per cui fino a qualche anno fa (adesso il gioco è evoluto e cambiato) openraise, 3bet, 4bet etc. significava AA al 100%. Il processo di scrematura delle mani attraverso il gap concept portava necessariamente alla top pocket-pair.
Oggi, soprattutto ai micro limiti, mani come queste non necessariamente rappresentano due assi, ma rappresentano comunque molta forza e la volontà di spingere tutte le chips nel piatto.