Sit and go normal o turbo – Quali sono le differenze, i pregi e i difetti

Una delle prime scelte che i giocatori che si avvicinano per la prima volta ai sit’n’go si trovano a dover effettuare è quella tra i tavoli normal e quelli turbo. Spesso questa distinzione viene interpretata dal giocatore inesperto come la velocità con cui i giocatori prendono le proprie decisioni e agiscono, così che chi preferisce agire con tranquillità spesso opta per i primi, mentre chi ha voglia di azione rapida sceglie i secondi. Niente di più errato.

In realtà l’unica differenza pratica tra le due tipologie riguarda esclusivamente la durata dei bui: nei normal, ogni livello dura il doppio rispetto ai turbo. La struttura classica prevede livelli di 10 minuti nel primo caso e di 5 nel secondo, ma può cambiare in base alla poker room in cui si gioca.

Questa differenza, apparentemente di poco conto, rende in realtà le due varianti parecchio diverse tra loro.

Indiscutibile è la maggiore incidenza della varianza nei turbo: il rapido crescere dei bui comporta una minore possibilità di attesa di buone mani e, conseguentemente, ci troveremo spesso in all-in con mani meno forti, giocheremo molti più coinflip, dovremo essere pronti a prenderci molti più rischi e, in generale, l’esito del nostro torneo sarà spesso determinato da un colpo più o meno fortunato. Nei sit normal avremo invece molta più possibilità di attesa, meno bisogno di giocarci colpi al 50% per evitare di essere “mangiati” dai bui, più possibilità di riprenderci in seguito a un brutto colpo.

Conseguenza di quanto appena detto sono le diverse abilità richieste nei due tipi di gioco: i turbo sono essenzialmente giocati pre-flop (già nelle fasi di mid-blinds, quando la media dei giocatori si trova con uno stack che varia dai 10 ai 15 big blinds, vedremo pochissimi flop) e per questo motivo diventa fondamentale la conoscenza dell’ ICM. Quest’ultimo, seppur comunque di assoluta importanza, ha comunque meno peso nei normal, dove invece avremo molto più spazio per il gioco post-flop, rendendo drasticamente più importante saper giocare il board.

Differente tra le due modalità sarà anche il field di giocatori che andremo a incontrare: nei sit turbo sarà molto più facile incontrare i cosidetti “regulars” (giocatori abituali del livello).
Seppur vera, come detto, la maggior incidenza della varianza, la velocità dei turbo dà la possibilità, rispetto ai normal, di giocarne molti di più nello stesso arco di tempo, aumentando il profitto orario atteso; inoltre, le poker room offrono, in maniera diversa una dall’altra, sistemi di rakeback, premiando i giocatori che accumulano grandi quantità di sit restituendo loro parte delle tasse pagate al momento delle iscrizioni.

E’ interessante notare che esistono infatti i cosiddetti “rakeback grinders” : giocatori cioè che scelgono di giocatori enormi quantità di sit, scegliendo deliberatamente di privarsi di un gioco ottimale, mirando esclusivamente a raccogliere il maggior rakeback possibile.

In conclusione, se vi sentite più a vostro agio a giocare con bui piccoli e grandi stack, i sit normal sono i migliori. Se padroneggiate invece l’ICM e siete a vostro agio con bui alti e stack piccoli, potete orientarvi verso i turbo. Ricordate però che questi sono caratterizzati da una crescita dei bui molto più veloce, mettendo a rischio più chips prima che le carte vengano distribuite e, conseguentemente, aumentando l’incidenza del fattore fortuna.

Daniele “Dancar” Carollo