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Differenze fra Re-entry, Re-buy e Add-on nel poker moderno
I Freezeout sono ormai quasi un lontano ricordo nel panorama del poker. Soprattutto di quello live, ma in parte anche di quello online. Quasi tutti gli eventi si giocano con almeno un re-entry, per non parlare in rete dei tornei low buy-in che offrono un’ampia gamma di rebuy e il famoso addon che corrisponde a un numero più elevato di chips.
Insomma nel poker moderno il vecchio “one shot” sta diventando assai raro. C’è chi parla di snaturalizzazione del gioco, con conseguente vantaggio per chi dispone di maggiori capacità economiche, e chi invece si appella ad un cambiamento progressivo della disciplina.
Sicuramente, dal punto di vista delle strategie, i re-entry e gli add-on cambiano il modo di impostare il torneo. Un conto è sviluppare una tattica che non prevede margine di errore onde evitare l’eliminazione, un’altra cosa è giocare sapendo che per un certo lasso di tempo è possibile anche rischiare lo stack.
Vediamo le differenze.
Il re-entry
Ormai è l’opzione più diffusa nel poker. Dal vivo tutti gli eventi, anche i main event più importanti al mondo, concedono almeno un secondo proiettile. Fino alla chiusura delle registrazioni del singolo flight di qualificazione o del day 1 unico, c’è la possibilità di giocarsi una seconda chance se le cose non sono andate per il meglio con il primo stack.
Online addirittura molti eventi alzano il numero massimo di re-entry possibili e come detto cambia non poco la strategia. Dal vivo ad esempio il re-entry non coincide quasi mai con il rientro nelle stesso tavolo e allo stesso posto. Dunque ci sono un nuovo tavolo e nuovi avversari da studiare.
Online invece è quasi sempre possibile proseguire allo stesso tavolo e questo non è un elemento da poco. Avversari suddivisi per tipologia di gioco, propensione media del tavolo ai raise, ai call e ai fold. Insomma tutta una serie preziosa di informazioni che possono aiutarci.
Dal punto di vista della strategia il re-entry, se intenzionati a sfruttarlo, dovrebbe portare il giocatore a giocare con un approccio sicuramente più morbido, rispetto al classico freezeout. Meno solido, allargamento del range, più mani giocate e cercare di chiudere alcuni progetti per ingrandire lo stack.
Il Rebuy
Il rebuy è un’opzione sicuramente più “vecchia” rispetto al re-entry ed è il fulcro del gioco in questi eventi, almeno fino a quando il periodo di rebuy è possibile. Più gettonato nell’online che nel live, prevede un numero massimo di rebuy fino alla chiusura delle registrazioni (alcuni tornei non mettono limiti). Rispetto al re-entry, tranne rarissimi casi, il posto al tavolo rimane lo stesso.
Il rebuy, ancor più del re-entry, implica un approccio più aggressivo e certe volte spensierato nelle prime battute. Si gioca con maggior frequenza, rilanci e call consegnano sempre piatti affollati nel preflop e c’è la possibilità di costruire autentiche muraglie di chips, grazie alla suddetta spregiudicatezza anche da parte degli avversari.
Gli eventi con Rebuy, almeno fino a quando le registrazioni restano aperte, consegnano una varianza degli stack molto accesa. E’ facile passare in pochissime mani da short a deep e viceversa. Questo implica un buon mind set nella gestione delle montagne russe e determinate skill per superare i vari ostacoli.
L’Add-on
Il periodo di add-on solitamente è il segnale di chiusura delle registrazioni. Dopo la fase di re-buy arriva quella in cui giocatori versando una cifra quasi sempre differente dalle altre, ottengono un’ulteriore dotazione di chips. Un modo diverso di andare deep e che permette di presentarsi alla seconda parte del torneo con uno stack sicuramente maggiore.
Come detto l’addon segnala la fine delle registrazioni e una volta che il torneo riprende è come se iniziasse un nuovo evento seppur nello stesso evento. Con giocatori nettamente più deep e con nessun appello a salvare gli stessi da eventuali eliminazioni.