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La questione del vantaggio
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di Rolf Slotboom
Recentemente, si è discusso molto su quali siano le caratteristiche di cui un “buon” giocatore di poker deve disporre. È un buon giocatore solo chi sfida i migliori e riesce a batterli? Oppure un buon giocatore è qualcuno che cerca di trovare la partita più congeniale per sé, quella dove possa godere del vantaggio più marcato, qualcuno che cerchi attivamente partite in cui gli avversari siano relativamente deboli?
Il mio esempio
Nel corso degli anni, ho ricevuto molta attenzione da parte degli addetti ai lavori perché sono un esempio emblematico di giocatore di quest’ultima categoria: uno di quelli che cercano attivamente le partite più deboli. In più di un’occasione ho sentito affermazioni come “Ehi, guarda un po’ quanto velocemente si può salire nelle gerarchie del poker solo battendo un centinaio di habitué”. Diversi rinomati giocatori e giornalisti, oltre a qualche sconosciuto, dicevano questo perché non frequentavo molto i grandi eventi, e non mi avevano mai visto giocare contro giocatori esperti; non potevo essere un giocatore così forte, dopotutto. Allora, perché diavolo avrebbero dovuto darmi ascolto? In realtà, la maggior parte di queste critiche erano un po’ più all’acqua di rose, ma questo è quello che pensavano veramente di me.
Lo devo ammettere, queste persone che mi criticano hanno ragione. Nella maggior parte degli sport, un atleta è riconosciuto come il migliore perché è in grado di battere i migliori. Nel poker, al contrario, e specialmente nel cash-game, la bravura di un professionista sta nel scegliere le ore migliori e il tipo di partite più congeniali. Io per primo ho sempre fatto molta attenzione alla scelta della partita, del tavolo, del posto a sedere, in modo da consentirmi di avere il massimo vantaggio possibile, e senza dubbio tutto questo ha dato i suoi frutti. Tuttavia, questo non fa di me automaticamente un giocatore di alto livello. Significa “solo” che sono riuscito ad avere guadagni di alto livello, probabilmente molto di più della maggior parte dei miei colleghi, anche più degli esperti che mi criticano.
Andando più a fondo
Anche se rispondo molto raramente alle accuse e alle critiche, questa discussione sulla questione dell’handicap mi sembra una buona opportunità per farlo. Anche se seleziono con cura le partite in cui gioco, facendo molta attenzione alla questione dell’handicap, ogni giorno mi trovo comunque davanti alcuni buoni, o addirittura ottimi, giocatori. Nelle partite relativamente alte in cui gioco, non succede così spesso che qualcuno si sieda al tavolo solo per regalare il proprio denaro agli altri giocatori (succede, sì, ma, sfortunatamente, non così spesso!). Se qualcuno di voi è convinto di poter trovare un intero tavolo di schiappe in una partita Pot limit con buy-in di almeno 500 €, state commettendo un grosso errore, e ovviamente non avete idea del livello medio richiesto per il Pot limit o per il poker a limiti alti. Questa è stata la mia risposta su un forum di poker. Ho scritto: “Ragazzi, nonostante la mia attenta selezione di partita e tavolo, mi trovo comunque a giocare contro alcuni dei migliori giocatori (europei). Anche se la maggior parte dei miei guadagni viene da giocatori che non sono così forti, devo comunque riuscire a non perdere i miei soldi contro giocatori veramente forti: non esistono partite a limiti alti con solo cattivi o mediocri giocatori”.
Ora, è qui che le cose hanno cominciato a diventare bizzarre. Un giorno un noto giocatore di Limit ha dichiarato di non essere per nulla impressionato dai giocatori europei di Pot limit. È arrivato a questa conclusione dopo aver visto questi giocatori sedersi nelle sue partite (Limit) e giocare quasi sempre in modo mediocre. Allo stesso modo io potrei discreditare questo giocatore di Limit perché non è in grado di giocare al meglio nelle partite con piatti più alti. Se alcuni giocatori giocano in modo mediocre in certe strutture di gioco o certi tipi di partite, ciò non significa che gli stessi giocatori non possano eccellere in altre partite o strutture. Indirettamente, questa persona faceva riferimento anche a me, avendomi etichettato come “giocatore Pot limit” in numerose occasioni. Questo nonostante il fatto che io abbia costruito tutto il mio bankroll giocando al limit.
Poi si è aggiunta alla discussione un’altra voce, affermando che se davvero mi trovavo a giocare regolarmente contro alcuni dei migliori giocatori europei, la mia selezione di partita e tavolo non funzionava per niente. Come ho già detto, ai limiti in cui mi piace giocare, semplicemente non esistono partite morbide. Le mie opzioni sono limitate a partite medie, dure e molto dure. Inoltre, se portiamo avanti questa logica, nessuno potrebbe mai essere considerato un buon giocatore:
• Se cercate di evitare le partite più difficili, non potete essere dei forti giocatori, perché i migliori giocatori devono essere in grado di battere chiunque, in qualsiasi momento, in qualsiasi circostanza;
• Se vi scontrate davvero contro i migliori, avete fatto grossi errori nella selezione della partita. Come tutti sappiamo, una caratteristica importante di un giocatore professionista è la capacità di ottimizzare sempre il proprio vantaggio. Se una persona sceglie di giocare partite difficili contro i migliori giocatori sta chiaramente trascurando questo fattore, e non può essere annoverato fra i migliori professionisti.
Considerazioni finali
La questione dell’handicap è molto interessante, e non ho ben chiaro nemmeno io quali siano le caratteristiche di un “buon” giocatore. In generale, la mia prospettiva è questa: non credo che nessuno possa considerarsi un giocatore esperto se guadagna denaro solo battendo giocatori relativamente deboli, anche se così facendo riesce a raggiungere guadagni da giocatore esperto. Ma anche cercare di screditare qualcuno solo perché è astuto e attento nella selezione delle partite significa andare troppo oltre. Il mio consiglio è questo: cercate di imparare il più possibile dai giocatori esperti, perché potrebbero insegnarvi cose che i giocatori e i giornalisti “solamente” di buon livello non saprebbero spiegarvi. Ma dovete anche dare ascolto a chi magari è un po’ meno esperto, ma guadagna comunque un bel po’ di denaro. Se incontro qualcuno che ha raggiunto un grande successo senza essere effettivamente un esperto, in particolare perché ha sempre evitato di scontrarsi con giocatori che potrebbero metterlo in difficoltà, questa è una persona a cui io presterei volentieri ascolto.
Articolo pubblicato su gentile concessione della rivista Poker Sportivo
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