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Cash Game: come cambiano i range fra posizione e fuori posizione
Il cash game è una modalità molto amata dai players. Sia online che dal vivo. In attesa di un ritorno completo alla normalità per il gioco dal vivo, ecco un interessante ripasso su come deve essere affrontato un tavolo di cash game. Ovviamente, la base è quello di giocare a limiti che corrispondono al Bankroll. In caso contrario c’è qualcosa da rivedere sotto questo aspetto.
Il cash game è una modalità che più di ogni altra mette in risalto le caratteristiche del singolo giocatore. Aggressive, solido, maniac e così via. Oggi affronteremo proprio concetti base, per tutti coloro che giocano in maniera solida e aggressiva. Players capaci di selezionare le mani con cui entrare nel piatto, che amano 3bettare con mani forti e farsi pagare in maniera importante il punto chiuso.
Insomma no passivi e no giocatori che improvvisano. Per farlo però è necessario capire prima di tutto l’importanza del gioco in posizione, rispetto a quello fuori posizione. Con i relativi range con cui aprire, in base al posto che si occupa in quel momento al tavolo.
Early position
Prendiamo ad esempio un tavolo a 9 giocatori. Qui le posizioni iniziali sono evidenziate da small e big blind, oltre a UTG e UTG +1. Se i bui parleranno per ultimi nel preflop, saranno poi i primi nel post. Dunque servono mani importanti e che possono competere con il gioco fuori posizione, considerando che il resto del tavolo parlerà in un momento successivo.
Da queste posizioni capiterà di giocare a volte con carte non proprio forti, ma il call viene giustificato dalle pot odds. Chiaramente le volte che i giocatori chiuderanno un punto importante avranno poi ottime chance di farsi pagare. Ma saranno in percentuale casi più bassi, rispetto a quando non hitteranno niente di importante.
I player da utg e utg +1, solitamente dovrebbero foldare tutto ciò che si trova sotto A-J, facendo molta attenzione alle coppiette. Anche per loro vale lo stesso discorso fatto per i blinds. Le volte che chiuderanno un punto saranno dolori per gli altri giocatori.
Il consiglio per queste posizioni è quello di non farsi ingolosire da starting hands eccessivamente deboli, ma di giocare con mani forti, in modo da poter colmare il gap del gioco out position, con il punto che dispongono. Soprattutto per il post flop.
Middle position
Come detto le posizioni centrali sono solitamente considerate fra UTG + 2 e Middle Position. Siamo a metà del guado, con una buona fetta di giocatori che ancora devono parlare prima di noi. Ma allo stesso tempo, ci sono players che hanno già agito o parlato prima di noi e si tratta sempre di informazioni importanti.
In questo caso possiamo allentare in parte il range con cui aprire, con size ideali. In caso di 3bet da parte dei giocatori che ancora devono parlare, valuteremo di volta in volta: a seconda della tipologia del player che ha sparato il rilancio, in base alle nostre carte e alle eventuali pot odds.
Non sono da disdegnare di tanto in tanto rilanci da middle con connector o carte suited, ma valutando sempre che tipo di giocatori con cui abbiamo a che fare. Se dopo di noi, parlano quasi sempre player non bluffabili, è bene ideare un piano preciso, soprattutto per il post flop.
Late position
Le ultime tre posizioni del tavolo sono sempre quelle più ambite. Se High Jack e Cutoff non sempre sono sinonimo di bluff, il bottone è il Re indiscusso del tavolo. Mano forte o mano debole? Il dubbio che si insinua nella testa degli altri giocatori al tavolo è di quelli pesanti.
Ovviamente, molto dipende dall’immagine che diamo al tavolo. Se siamo player solidi e con una percentuale molto bassa di mani giocate, possiamo prendere in considerazione di aprire anche con mani più deboli del solito, contando appunto sulla nostra credibilità agli occhi dei nostri avversari.
Generalmente è bene mixare da late position, fra mani importanti e mani di medio valore. Un modo per non dare mai punti di riferimento e rendere credibile il nostro gioco con il passare delle ore. L’importante è non innamorarsi in maniera eccessiva del bottone. Aprire va bene, 3bettare pure, ma pur sempre con cognizione di causa.
L’aspetto però decisivo è un altro. Indipendentemente dalla mano che abbiamo, possiamo sempre compensare con il fatto che parleremo per ultimi e conoscendo già l’azione dei nostri rivali. Avremo un’ampia scelta di informazioni da cui trarre conclusioni, prima di agire a nostra volta.
Un vantaggio che se sfruttato a dovere ci farà vincere e non poco nel medio-lungo periodo.