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Fedor Holz spiega ICM: Modello semplificato che non ha niente a che fare con la soluzione ottimale
Vista l’impossibilità pratica di calcolo rapido, l’ICM, o Independent Chip Model, è uno dei concetti più complicati da comprendere appieno per i poker player.
È per questo motivo che alcuni dei migliori, come Nick Petrangelo e Dominik Nitsche, hanno provato a spiegarlo in maniera più chiara.
A questo elenco di coach d’eccezione si unisce il grande Fedor Holz, che con il suo classico approccio alternativo prova a darne una visione unica, separando l’ICM da un discorso strategico per considerarlo puramente come un modello semplificato.
Cambio di condizioni = cambio di strategia ottimale
Tutto gira attorno ai payout. Cambiando le condizioni e la struttura dei premi, la strategia ottimale terrà in considerazione queste cose. Questo non vuol dire che sappiamo come cambierà o anche se cambierà, ma sappiamo che si adatterà alle nuove condizioni. La chiave qui sono i payout e non l’ICM.
Questo è importante da considerare perché se cambiano le condizioni, cambia la strategia ottimale, e se non lo tieni in considerazione perderai valore atteso negli scenari più importanti, quelli dove ci sono più soldi, i tavoli finali.
I final table sono il contesto in cui la situazione cambia di più, e se non ci sappiamo adattare è tutta EV che stiamo sprecando. È il momento in cui possiamo guadagnare più soldi comprendendo meglio questo concetto, e saper adattare la nostra strategia dovrebbe essere la nostra priorità.
L’ICM non è la soluzione
L’ICM non è altro che un modello semplificato che serve ad approssimare una situazione molto complessa, che è il No Limit Hold’Em con payout.
L’Independent Chip Model non ha nulla a che fare con la situazione ottimale, è un modello semplificato. La soluzione sarà diversa e dobbiamo capirlo, ma difficilmente l’ICM sarà la risposta corretta.
Ci tengo a sottolineare questa cosa perché molti prendono l’ICM come il Sacro Graal, ma non è così. È un modello semplificato per comprendere meglio situazioni complesse, non è la soluzione.
Come funziona la cEV
Per capire come si calcola l’ICM partiamo dal concetto di chip EV. Con un premio da $1.000 e tre bot che giocano perfetta GTO con 500, 300 e 200 chips come dovremmo dividere i premi?
Per cEV dovremmo assegnare in relazione diretta all’equity: il giocatore A vincerà $500, il giocatore B $300 e C $200.
In realtà non è così, ci sono altre cose che vanno considerate come la posizione e la profondità e la distribuzione degli stack. Non posso dimostrarlo, è un mio pensiero, ma credo ci siano differenze di EV sulla profondità e sulla distribuzione degli stack per un discorso di realizzazione dell’equity. Il giocatore con 200 chips realizzerà più equity del giocatore con 300 chips.
Come viene calcolato l’ICM e cosa considera
Aggiungiamo un secondo e un terzo premio al payout. Pensiamo all’ICM come a una lotteria, ogni giocatore ha un numero di biglietti pari al proprio stack. Se vieni estratto vinci, rimuovi tutti i tuoi biglietti, e viene fatta una nuova estrazione per vedere chi sarà il secondo. Ripetiamo questo processo un numero infinito di volte.
Il giocatore A arriverà primo il 50% delle volte, e quando si verifica quel caso il giocatore B arriverà secondo il 60% delle volte e così via. Sommiamo tutti i risultati e avremo l’ICM.
Credo che sia importante comprendere che l’ICM si basa esclusivamente su stack e payout e che funziona in questo modello in stile lotteria, senza prendere in considerazione altri fattori.