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il 1 Set 2021

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Cinque consigli di Chris Moorman per tribettare preflop fuori posizione

Cinque consigli di Chris Moorman per tribettare preflop fuori posizione

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La tribet preflop è una azione fondamentale nel bagaglio tecnico di un pokerista.

Dopo aver visto le indicazioni del professionista di 888poker Chris Moorman sulle tribet in posizione, prendiamo oggi in esame le tribet fuori posizione.

I consigli del record-man di Triple Crown sono sempre oro.

 

1 – Punisci i giocatori che rilanciano da late position

Secondo il pro britannico, le tribet fuori posizione servono anzitutto per dare una calmata a quei giocatori che nei piatti unopened rilanciano tanto da late position:

“Usa le tue tribet contro le aperture da late position per realizzare tanta fold equity preflop. Se ci sono giocatori che stanno rilanciando una ampia porzione del loro range, quando tribetti, non c’è modo che vogliano continuare con l’intero range di apertura. Per esempio da bottone il range di apertura ottimale è del 60%, quindi molto spesso quando tribetteremo faremo foldare il giocatore che ha effettuato il rilancio”.

 

2 – Far foldare le mani migliori

Moorman sottolinea poi l’importanza delle tribet fuori posizioni per far passare mani migliori della nostra.

“Usa le tribet in posizione per far foldare le mani che ti dominano. Mani come 8-9s o 7-8s sono tutte forti abbastanza per giocare. A volte sono dominate dal range del giocatore che ha rilanciato. La tribet al posto del call ti dà la possibilità di prendere subito il pot senza aspettare le carte comuni.”

 

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3 – Non essere prevedibile

Il professionista inglese sottolinea la necessità di non essere dei libri aperti agli occhi degli avversari:

“Non dimenticarti di bilanciare il tuo range di tribet con qualche bluff. Al tavolo da poker non vuoi mai essere letto facilmente dagli avversari o essere troppo prevedibile. Se tribetti solo quando hai una buona mano gli avversari inizieranno a notarlo. Per esempio su board come 6-7-8 i tuoi avversari ti potrebbero mettere su una mano come A-K e potranno provare a rilanciarti.”

 

4 – Controlla sempre gli stack

Il range di tribet cambia sensibilmente a seconda della profondità degli stack:

“Usa la dimensione del tuo stack per decidere che mani tribettare. Con stack shallow devi polarizzare il tuo range di tribet. Per esempio sarebbe un disastro tribettare una mano buona come JTs quando il tuo avversario può controbattere con un all-in e mandare a ramengo la tua equity. Con stack più profondi puoi tribettare un range molto più lineare. Mani come QJs sono davvero buone da tribettare con questi stack perché giocano bene postflop e possono incastrare ottimi punti come scale e colori.”

 

5 – Dimensiona le tribet più grandi

Per finire, secondo Moorman le size delle tribet fuori posizione devono essere più corpose rispetto a quelle delle tribet in posizione:

“Giocare fuori posizione non è l’ideale a poker, quindi tribetta più lungo per evitare queste situazioni. Più gli stack sono profondi più la posizione diventa importante. Dimensionando le tue tribet più grandi scoraggi l’avversario a chiamare.”

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