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Cosa fare e cosa non fare quando sei card-dead al tavolo da poker
Complice lo zampino della sorte, al tavolo da poker si possono passare lunghi frangenti senza vedere carte giocabili.
Cosa bisogna fare, e cosa invece no, quando si è ‘card-dead’?
Ecco i consigli dell’autore statunitense Ashley Adams.
Cose da fare quando si è card dead
Prendi coscienza di come la tua immagine è cambiata
Se sei stato card dead a lungo, significa che non hai fatto altro che foldare, foldare, foldare… Se anche nelle fasi precedenti del torneo hai avuto un approccio ben bilanciato, puoi stare sicuro che l’immagine che hanno di te gli avversari adesso non è più quella.
Non è vero che l’immagine al tavolo dipende da che tipo di giocatore sei perché gli avversari non ti conoscono. L’idea che si faranno di te dipenderà dalle tue giocate più recenti.
Per questo, quando ricevi una buona mano dopo essere stato card dead a lungo, i tuoi avversari saranno propensi a evitarti.
Aggiustare le tue azioni al tavolo alla tua immagine
Come detto, dopo un periodo in cui sei card dead i tuoi avversari inizieranno a vederti come un giocatore molto tight.
Questo significa ad esempio che quando riceverai una coppia di assi, rilanciando difficilmente riceverai azione. Una idea potrebbe essere giocare la migliore starting hand del gioco in slowplay…
Di sicuro puoi cercare di sfruttare l’immagine super-tight che gli altri avversari hanno di te piazzando qualche bluff a frequenza maggiore di quella che gli avversari si potrebbero aspettare da parte di un giocatore che fino a quel momento non ha fatto altro che foldare.
Alzati dal tavolo
Al tavolo da poker di solito la memoria è a breve termine. Se ti assenti per una mezz’ora è possibile che gli avversari dimentichino l’immagine di te che si sono costruiti.
Ma c’è anche la possibilità che alcuni siano stati rimpiazzati da nuovi giocatori con cui ancora non hai incrociato le carte.
Infine, alzarti dal tavolo quando sei card dead ti darà la possibilità di scrollarti di dosso quei pensieri irrazionali che prendono quando si crede che il Dio del poker voglia cospirarti contro.
Cose da non fare quando si è card dead
Iniziare a giocare mani spazzatura
Dopo tante mani passate a foldare, la voglia di dare un po’ di azione anche con mani rivedibili è giocoforza alta.
Abbiamo visto che ci sono delle ragioni strategiche per cui conviene allargare i range quando si è card dead ma ciò non significa che l’impazienza possa prendere il sopravvento portandoci a giocare “any two cards”.
Chiuderti mentre aspetti le premium
Quando arrivi da una lunga striscia di mani spazzatura, c’è la tentazione di smettere di giocare le mani del bottom range per aspettare una coppia vestita o AK.
Ciò può anche succedere quando hai perso chips con mani medie. Niente di più sbagliato: devi continuare a giocare senza sbilanciarti, esprimendo il miglior gioco possibile con ogni combo che deve stare nel tuo range.
Preoccuparti solo di andare in pari
Una lunga fase card dead significa veder diminuire il proprio stack mano dopo mano. Per questo alcuni iniziano a essere obnubilati dal chiodo fisso di fare pari.
Ciò può portare a voler vincere a tutti i costi le mani in cui si hanno buone carte, senza pensare che qualcuno possa avere una mano più forte della nostra.
A volte è difficile lasciar andare quella che vediamo come ‘mano della salvezza’, ma è la cosa più giusta da fare.