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La strategia non si impara più cominciando dai Play Money e dai Freeroll
Uno dei più battuti enigmi del poker moderno, fa capo a quelle che sono le richieste dei giocatori che partono da zero o poco più e che cercano una risposta sul metodo di “iniziazione” più corretto e/o, semmai, meno penalizzante.
Il dilemma che un giocatore alle prime armi si pone, è quello di cercare di capire la strategia da utilizzare per cominciare nel migliore dei modi la propria carriera pokeristica.
Per fare ciò occorre capire dove mettere le mani, nel vero senso della parola, alla luce delle mille contraddizioni che un paio di occhi poco esperti incontrano lungo il loro iniziale percorso.
Play Money e Micro limiti: palestra o percorso sbagliato?
Il consiglio che leggerete più spesso nel momento in cui si discute del livello di ingresso più adatto a chi comincia in questo momento a giocare a poker, è quello di iniziare con i play money o, al massimo, dai micro limiti.
Non è un segreto per nessuno che misurarsi con i migliori del campo spendendo delle cifre che non sono esattamente le più basse, farebbe male al nostro modo di approcciarci al gioco e, soprattutto, al nostro bankroll.
Ma non è esattamente questo il punto focale del discorso che vogliamo trattare.
Alla luce di uno start che potremmo definire “soft”, come e quanto si impara? Sono giustificate le preoccupazioni di chi trova, soprattutto nel Play Money, un numero pressoché infinito di gente che le mette tutte dentro con qualsiasi mano e che ci elimina impunemente scoppiando con una certa continuità le nostre mani di valore?
E ancora. Cosa possiamo imparare se non riusciamo a giocare tutte le strade del board e affinare la nostra strategia di giocatori in erba?
Le distinzioni
Una certa differenza si può immediatamente notare tra le due tipologie. Giocare Play Money non è come affrontare i micro limiti e nemmeno i free roll.
I Play Money sono spesso inseriti tra le offerte delle poker room per avvicinare i giocatori e farli divertire senza dover caricare dei soldi sul loro client preferito, ma in effetti per mettere a punto una, seppur embrionale, strategia, è davvero difficile scontrarsi contro giocatori che si siedono esclusivamente con l’idea di divertirsi.
I Free Roll, al contrario, godono di una reputazione già un po’ differente, in virtù del fatto che alla fine del torneo, un minimo di montepremi verrà ripartito tra i primi classificati. Anche in questo caso non vi sarà la necessità di depositare fondi, ma si “corre il rischio“, di mettere in tasca qualche soldino.
I Micro Limiti godono di un discorso ancora diverso, visto che in questo caso chi decide di giocare un torneo a basso Buy In, dovrà prima trasferire del denaro sulla propria room sulla quale si decide di giocare e poi si giocherà contro altri giocatori che hanno fatto lo stesso.
L’opzione Micro quella più praticabile
Va da sé, quindi, che se il fine è quello di costruire una strategia che diventerà la base per ciò che faremo negli anni a venire, la scelta dei Micro Limiti sarà quella più consigliabile.
Affinare le proprie tecniche iniziali mettendole alla prova contro gente che ha aperto il proprio client solo per divertirsi, non servirà a farci migliorare, a meno che non siate anche voi lì per quel motivo, allora il problema non si pone nemmeno.
Molti giocatori non hanno interesse a giocare questo tipo di partite, ma il fine che i lettori del nostro portale si devono porre, è quello di cominciare a imparare una strategia corretta. Se lo farai con puntate e limiti bassi, ti sentirai a tuo agio, visto che saprai fin dall’inizio che non perderai tanti soldi. Inoltre il livello di abilità dovrebbe aumentare all’aumentare dei limiti di gioco.
Tutto questo simposio di consigli che consideriamo utili, serve anche a prendere confidenza con quella necessaria attenzione al bankroll che utilizzeremo più avanti, coi nostri vari level up e level down.
In definitiva, se vogliamo imparare a giocare, Play Money e Free Roll possono servire i primissimi giorni per capire le regole, per prendere dimestichezza con le room, ma se vogliamo adottare una specifica strategia, sarebbe meglio misurarci con qualche giocatore che ha da perdere qualcosa. Esattamente come noi.
D’altronde il poker nasce per vincere qualcosa in palio che, peraltro, è anche l’unico parametro per misurare la bravura di un giocatore nel medio e nel lungo periodo, oltre che regalare qualche soddisfazione nel breve.