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Quali sono gli errori più comuni dei giocatori perdenti?
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Sull’onda del successo che ha riscontrato il recente pezzo sui parametri che ci permettono di capire se stiamo runnando male, oppure se dobbiamo correggere alcuni dei nostri leak per tornare ad essere dei giocatori vincenti, ci occupiamo in questo articolo delle situazioni e delle nostre mosse che, se messe in atto, dovrebbero farci pensare che siamo dei giocatori non proprio vincenti.
Ne prendiamo in esame alcune.
Essere sotto pressione costantemente
Giocare costantemente con un bankroll ridotto è uno degli indicatori maggiori di probabile fallimento. Induce la paura di puntare e/o chiamare le puntate dei nostri avversari.
Mentre alcune strategie di poker short-stack possono essere redditizie, giocare con uno short stack perché non si ha il capitale per giocare con uno stack più elevato, è di solito accompagnato da una timidezza che sommerge e nasconde il gioco redditizio. La timidezza è nemica del gioco del poker.
Aspettarsi di perdere
I giocatori perdenti che pensano che solitamente perderanno, di solito vedranno palesarsi le loro aspettative, molto più in fretta dei giocatori che credono di potercela fare. .
Se stai andando a una partita di poker live cash game con €100 che pensi di perdere con una certa facilità, probabilmente li perderai in un men che non si dica. Così come nella vita, la consapevolezza della nostra forza, è un ingrediente fondamentale per il successo.
Giocare troppo a lungo
I giocatori scarsi spesso mancano della disciplina per abbandonare il gioco quando la loro capacità di giocare bene si è deteriorata o quando altre condizioni oggettive del gioco lo rendono molto poco redditizio per loro.
A volte credono che la loro fortuna sia destinata a cambiare. A volte credono di giocare meglio di quello che realmente possono. E a volte, non possedendo la capacità di alzarsi e andarsene quando stanno perdendo, questi giocatori moltiplicano i loro errori continuando a giocare, quando invece la logica vorrebbe che si alzassero dal tavolo e se ne andassero.
Questo tipo di comportamento spesso trasforma una sessione perdente moderatamente negativa in una colossale sessione perdente.
Chiamare alla leggera sospirando un “ma sì…”
Fatalismo e loser-ville sono ben collegati. I cattivi giocatori spesso silurano ogni possibilità di emergere come vincitori rassegnandosi ai cosiddetti “dei del poker”.
Piuttosto che prendersi il tempo e l’energia mentale per determinare se un’azione ha senso, chiameranno una grande scommessa sperando per il meglio. Sarà per loro deleterio nel lungo periodo.
Affidarsi troppo spesso alle intuizioni
Hai mai sentito qualcuno dire “mi sento fortunato” e poi chiamare, puntare o rilanciare? Se è detto sinceramente, allora è un segno sicuro che il giocatore sia un perdente completo.
Credere che qualche colpo di fortuna o destino annullerà la vera probabilità di successo o fallimento è sbagliato.
D’altra parte, se è un buon giocatore, questo falso racconto potrebbe precedere qualche mossa destinata a ingannarti, ma sono molto rari i buoni giocatori che utilizzano queste tattiche.
I giocatori perdenti spesso rimangono tali perché passano più tempo a cercare di capire se stanno runnando bene o male, e non impiegano abbastanza energie per capire quale sia veramente la giocata buona o cattiva.
Tratto da Pokernews, per Ashley Adams