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Pazienza e posizione sui giocatori loose aggressive
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Terzo capitolo della nostra mini sessione che si prefigge lo scopo di analizzare e mettere a fuoco lo stile di gioco dei nostri avversari al tavolo da poker.
Nei pezzi precedenti abbiamo provato a capire come si riesce a mettere in difficoltà un giocatore tight e una calling station.
I nostri consigli e il nostro focus si spostano oggi su quella categoria di giocatori che si pongono agli antipodi rispetto ai tight players e qui, come potrete capire da soli, il discorso è completamente diverso rispetto ai due precedenti articoli proposti.
I giocatori loose aggressive
Cominciamo subito col dire che i range su cui fanno affidamento i giocatori loose aggressive e quelli aggressivi più in generale, sono quelli meno facili da inquadrare, anche e soprattutto perché le mani che intenderanno giocare durante le loro sessioni di cash game, o per lo meno quando si siedono per affrontare un torneo, saranno molte di più rispetto a quelle che giocherà una roccia o, più in generale, un giocatore poco aggressivo.
Ma come ci si comporta contro un giocatore di questo tipo, a volte definito addirittura “maniac”, in virtù della stragrande quantità di colpi che gioca e che è sempre lì pronto a combinarcela?
Alla luce delle poche informazioni che abbiamo su di esso, affrontare un loose aggressive è molto meno facile di ciò che si pensi, soprattutto per via dell’attenzione e della concentrazione di cui dovremmo essere ben dotati quando ci invischiamo in una mano contro questo tipo di players.
L’importanza della posizione
In un numero infinito di articoli precedenti, abbiamo caldeggiato con una certa frequenza l’importanza del gioco in posizione, uno dei parametri fondamentali, insieme alle starting hands, per cominciare una mano nel migliore dei modi.
Se abbiamo di fronte un giocatore molto aggressivo, questo tipo di strategia perde il significato di “importante” e acquisisce lo status di “fondamentale“, visto che se dovessimo affrontare in tante occasioni un giocatore di quel tipo e dovessimo farlo OOP, allora le nostre difficoltà si moltiplicherebbero a dismisura.
Agire dopo, possibilmente un posto immediatamente successivo a quello in cui staziona un Loose Aggressive, è di vitale importanza per avere un vantaggio decisionale su chi entra nella maggior parte delle mani e, in ogni mano che giochiamo contro di esso, sapere prima cosa farà lui per poi decidere cosa possiamo fare noi.
In un torneo l’estrazione del posto è completamente casuale, ma nel cash game live è spesso possibile sedersi un po’ dove ci pare e se conosciamo a menadito gli avversari contro i quali giocheremo, sarà semplice, se possibile, trovare il posto adatto a noi.
Usare la loro aggressività e armarsi di pazienza
Giocare in modo intelligente contro questo tipo di players abbiamo già detto che non è facile, ma con un buon utilizzo della nostra pazienza, è possibile metterli in difficoltà.
Con questo non vogliamo dire che il bluff nei loro confronti sia un’eventualità da scartare a priori, ma è anche vero che tenere i nostri colpi in bluff solo per occasioni molto particolari, sarà ovviamente redditizio.
Per questo torna a tenere banco la posizione. Decidere di far lievitare il piatto a cifre astronomiche ancor prima del flop con mani marginali, ecco, questa sì che è un’idea da scartare completamente.
Qualche flat in più con una coppia media, o mostrare loro resistenza dopo un netto miglioramento della nostra mano al flop, potrebbe portarci in dote una buona quantità di dividendi, senza contare le occasioni in cui hittiamo i mostro al flop, sarebbe una buona idea evitare di rilanciare senza avere un piano prestabilito della mano.
Lasciare in questi casi l’iniziativa al giocatore aggressivo, non è mai una cattiva idea, anche alla luce del fatto che abbiamo ancora due strade per estrarre il valore che speriamo di ottenere. Per cui possiamo aspettare ancora un pochino prima di rilanciare sulla loro continuation bet.
Tuttavia, come scrive Nathan Williams su un vecchio articolo scritto per Pokernews, con una mano forte — specialmente {10-}{10-}, {j-}{j-}, {q-}{q-}, {k-}{k-}, {a-}{a-} , e {a-}{k-} — dovresti controrilanciare le loro aperture la maggior parte delle volte.
Il motivo è perché chiameranno molto più spesso di altri ed è ovviamente vantaggioso per noi creare un piatto più grande con mani così forti.