MicroMillions e strategia: le chips come arsenale di sopravvivenza

La psicologia nel poker, lo abbiamo detto infinite volte, ricopre un’importanza praticamente decisiva se l’obiettivo è quello di diventare dei buoni giocatori di poker.

Tutto ciò che ruota intorno alla psiche che può portare un vantaggio in termini di profitto al tavolo da poker, deve essere sfruttato, in virtù di un gioco moderno in cui niente diventa facile e tutto viene messo in discussione se non si sa esattamente dove si sta andando a parare.

Quanto è importante la psicologia ai mcrolimiti

L’aspetto psicologico del gioco aumenta la propria importanza all’aumentare dei livelli che giochiamo.

A breve cominceranno le MicroMillions su PokerStrars e va da sé che se si vogliono avere risultati positivi in una delle Series in cui i field sono ancor più oceanici del normale, la psicologia ha la sua valenza e la sua importanza, ma soffermarsi troppo su di essa quando si giocano tornei dal buy in più che popolare, allora le cose cambiano, e nemmeno di poco.

Uno dei motivi per i quali le MicroMillions hanno il successo che hanno ad ogni occasione, è proprio per il fatto che nel caso in cui la tua serata non vada per il meglio, l’ammanco di cassa non sarà poi così grave, al massimo rinuncerete a quelle cuffie che tanto vi piacevano sulla homepage di Amazon.

Questo non succede quando lo spending comincia a diventare gravoso e allora ogni più piccolo dettaglio va considerato durante la sessione.

Certo è che nessuno vuole perdere, nemmeno ai micro limiti, ma la tranquillità di giocare in bankroll, non è paragonabile a nessuna altra dinamica che governa il nostro gioco.

Quanto contano i soldi

Il consiglio che i professionisti più affermati danno per giocare al meglio le Series a basso Buy In, è quello di scegliere i tornei che non scalfiscono il nostro bankroll, in modo tale da affrontare ogni sessione con il massimo delle leggerezza possibile.

Questo non significa non riconoscere il valore dei soldi: per ogni abitante di questa terra, esso necessita della giusta attenzione, che si parli di 50 centesimi o di migliaia di euro.

Ma una volta che abbiamo scelto gli eventi che ci disturbano meno, sarà molto più easy giocare il nostro miglior poker.

La chiave sta nel considerare le chips di cui disponiamo, un’entità che si allontana dal significato del denaro: abbiamo speso 10 Euro per il nostro torneo, passaporto per provare a vincere un premio ben più alto e da quel momento, dal momento in cui entriamo nelle arene online, dobbiamo considerare le nostre chips come l’arsenale da utilizzare contro i nostri avversari. 

Se fin da inizio torneo, pensiamo alla spesa che abbiamo affrontato, seppur limitata, che abbiamo affrontato, saremo del gatto 100 volte su 100, a meno che le mani e il flow della partita non siano nostre assolute alleate.

Torneo, gara di sopravvivenza

Se facciamo riferimento al torneo come ad una gara di sopravvivenza, peraltro come effettivamente è, allora le chips sono semplicemente un tramite per dimostrare agli altri che siamo vivi e lottiamo senza paura, in virtù di una considerazione del nostro stack, considerato come il parametro per calcolare i Grandi Bui in nostro possesso, una sorta di capitale virtuale del nostro affare.

Se mai dovessimo affrontare un torneo che alla fine del suo incedere, ci vedrà presenti tra la porzione dei giocatori che hanno avuto un profitto, allora, ma solo allora, cominceremo a fare i calcoli monetari, per raggiungere gradini più soddisfacenti.

Ma fino al raggiungimento dei premi che contano, vi è poco senso nel dare un significato “economico” alle chips in nostro possesso. Esse torneranno ad essere esclusivamente soldi, quando non ne avremo più in nostro possesso e si saranno trasformate in Euro sul nostro conto.