Qual è l’abilità più importante quando si impara a giocare a poker?

Quando si comincia a giocare a poker, la prima cosa che si cerca di imparare per provare a diventare dei buoni giocatori, non è la mera tecnica del gioco, quanto soprattutto l’orientamento corretto rispetto al quale muoversi all’interno di un oceano di informazioni che si possono trovare sul web, piuttosto che sui testi e/o grazie alle chiacchierate più o meno profonde con i giocatori che conoscono la materi meglio dei principianti.

I consigli di Felipe Boianovsky

Uno che si dovrebbe ascoltare e/o leggere, senza preconcetti è certamente Felipe Boianovsky, che gioca ormai con continuità i tornei più importanti su PokerStars e che ha anche la peculiarità di essere un apprezzato poker coach.

Se non vi bastasse ancora, Felipe ha messo in bacheca recentemente il 2023 Spring Championship of Online Poker (SCOOP) $10K Main Event proprio su PokerStars.

Qualche perle di saggezza le ha rilasciate proprio al sito della room della picca rossa, nei giorni scorsi. Vediamo di riportarvele, con la preghiera di leggerle con attenzione.

La curiosità nell’apprendimento

È lo stesso Felipe Boianovsky a parlare di quanto possa essere importante la capacità di un giocatore alle prime armi, di approcciarsi con un atteggiamento positivo e curioso, verso tutte quelle lezioni iniziali che ci sono da apprendere quando si comincia a giocare a poker.

“La prima cosa che mi fa pensare che uno studente abbia un grande potenziale, è la sua curiosità. Il modo in cui fanno domande durante una sessione, rivela molto sulla loro sete di conoscenza e questo è davvero importante come giocatore”, comincia Boianovsky.

“Un difetto comune che vedo è invece quando gli studenti sono più preoccupati di mostrare a un coach quanto sanno già, piuttosto che imparare cose nuove. Questa è una cosa naturale per gli esseri umani, siamo sempre alla ricerca di approvazione.

Ma sicuramente ostacola l’apprendimento perché non ottengono quanto potrebbero da una sessione di coaching. Invece di essere completamente concentrati sull’apprendimento e migliorare, sprecano troppa energia cercando di mettersi in mostra”.

La pazienza e l’importanza del fold

Ma non solo Boianovsky ha partecipato al pezzo uscito su PokerStars, altri giocatori hanno detto la loro sulle caratteristiche principali che deve avere un giocatore di poker che vuole imparare.

C’è chi predica pazienza, come Anthony Whipple, Dave Shepherd e Joshua Bradner, il quale non ci va sue sottile: “Pazienza. Non importa se hai foldato ogni mano in questo livello o per tutta l’ultima ora, non cambiare la tua strategia di gioco solo perché le carte non stanno dalla tua parte“.

Il consiglio dei buoni fold, invece, arriva da un dealer, Brandon Stewart: “Sapere che sei battuto e foldare è il miglior consiglio che si può apprendere. Come dealer, vedo troppe persone che sanno di non avere la mano migliore, ma chiamano comunque perché avevano gli assi o avevano un jack-high flush, un set, ecc.”

Evitare il tilt e la gestione del bankroll

E infine un buon mindset per evitare il tilt, come consiglia, ad esempio, Brian Mannle: “Essere in grado di regolare il tuo gioco e non tiltare, è il consiglio migliore a mio parere. Tutte le abilità sono importanti, ma mantenere la calma e lasciare che la tua logica e la tua matematica facciano il lavoro, lo sono più di tutte.”

È la gestione del bankroll combinata al controllo del tilt, il consiglio migliore secondo Elijah Cross. “Fa la differenza, specialmente quando hai appena iniziato e stai imparando a costruire le tue basi su altre abilità e conoscenze. Un giocatore mediocre durerà più a lungo di qualcuno che sa giocare meglio, ma non esercita BRM (bankroll management ) e viene fuori dopo ogni brutto colpo.”