Ampliare il range di 3Bet: quando il nostro gioco manda dei segnali

Quando si affrontano sessioni di cash game o di tornei e non si capiscono i motivi per i quali è difficile uscire da determinate situazioni, il mantra è sempre e solo quello di dare ascolto ai segnali che ci vengono dati dal nostro stesso modo di operare, magari coadiuvati dai software di supporto legali, oppure dal coaching che abbiamo deciso di intraprendere, oppure ancora dalle discussioni che abbiamo avuto con giocatori che ne sanno più di noi.

L’utilizzo della 3Bet

Uno degli errori più comuni che commettiamo durante il nostro primo percorso di players che stanno imparando le dinamiche principali del gioco del poker, è quello di non capire bene in quale frangente utilizzare le 3Bet.

Trattasi di un modo piuttosto aggressivo di giocare al tavolo, in relazione al fatto che, quando siamo ancora al pre-flop, decidiamo di contro rilanciare sull’apertura di un nostro avversario.

Tale contro rilancio viene chiamato in gergo “3Bet” e può essere utilizzato sia per valore, quando intendiamo onorare una mano con la quale pensiamo di essere avanti rispetto al range del nostro avversario che ha aperto, sia in bluff, se invece vogliamo far foldare una mano migliore, oppure giocare, soprattutto in posizione, su un giocatore che riteniamo meno forte di noi.

Ma lasciando perdere per un attimo la seconda categoria, nella quale consigliamo di rientrare quando avrete una padronanza del giochino un po’ più solida, il consiglio è quello di concentrarci sulle 3Bet per valore. 

Ma quando utilizzare le 3Bet nel caso in cui i segnali lo dimostrino?

Stiamo giocando troppi piatti in multy way

È il problema più comune dei giocatori che non hanno nella loro aggressività un punto di forza.

Quando si partecipa a una mano e lo si fa con una combo di valore non battezzata da una 3Bet, ma semplicemente con un call, il rischio è sempre quello di creare odds anche per chi parlerà dopo di noi e la responsabilità è sempre e solo nostra.

Quando ad esempio giochiamo da bottone e prima di noi c’è stata un’apertura e un call, se riceviamo una mano di valore come, ad esempio, una coppia di Jack o addirittura di Donne ( se non lo facciamo nemmeno con Assi e/o Kappa, allora cambiamo gioco ), il consiglio è quello di fare un contro rilancio, se non vogliamo che anche Small e Big Blind entrino nel colpo, neutralizzando il valore della nostra mano.

I vantaggi non sono solo quelli di eliminare dal piatto due potenziali mani che possono metterci in difficoltà post flop, ma anche quello di poter giocare in buona parte dei casi contro uno solo dei due avversari che hanno agito prima di noi e sfruttare così in maniera adeguata il valore dei nostri fanti.

Foldano sempre tutti

Il problema delle 3Bet effettuate dai giocatori che le utilizzano molto raramente, è che spesso lo fanno con carte di valore massimo e, visto che questa sarà una caratteristica che chiunque potrà notare, difficilmente otterremo dei call per provare a portare via piatti importanti con il nostro top range.

Questo è un segnale che ci deve far capire che stiamo 3bettando con molta, diremo troppa, parsimonia.

Aumentare la frequenza delle nostre 3Bet, significa rappresentare un range che non fa capo solo alle mani migliori, ma che, qualche volta, lo si faccia anche con una parte del range che contenga anche qualche 3Bet bluff, o con mani speculative, come i connectors, come 9 10 o gli “one gap” 8 10.

A quel punto sarà molto interessante e profittevole trovare il nostro avversario che, incoraggiato da una frequenza maggiore delle nostre 3Bet, deciderà di 4Bettare sulle nostre mani di valore.

Magari gli assi…