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L’approccio a tribet e flat nei tavoli finali secondo Benjamin Rolle
Regolati da dinamiche tutte loro che hanno portato alla elaborazione di un modello matematico ‘ad hoc’, conosciuto come Independent Chip Model (ICM), i tavoli finali rappresentano i momenti decisivi dei tornei di poker.
Approcciarli in modo corretto sposta infinito in termini di win-rate sul lungo periodo.
Per il coach Benjamin ‘bencb789’ Rolle, ciò significa anzitutto ridurre l’incidenza della varianza.
Tribettare da small blind sulla apertura del chipleader
Il tedesco analizza lo spot che vedete in alto nella immagine sotto al titolo. Hero è su small blind con 71bb di stack e deve decidere cosa fare sulla apertura x2.1 del mega-chipleader da bottone.
Una situazione ICM abbastanza estrema, riconosce Rolle, che posta la tabella con il range di small blind da un punto di vista teorico:
Come si vede, da tabella hero deve tribettare lo 0,1% delle volte, ossia una volta su mille! Per Benjamin Rolle la spiegazione è presto detta:
“Il premium risk in questo spot è insano. Pensa a tutti i possibili scenari di giocare un tribettato fuori posizione con AA, A5s, AK, JTs o qualsiasi combo tu voglia tribettare.
Per andare rotto devi trovare un mega set. Una overpair non sarà abbastanza per andare broke, deve essere un set overset. Ogni volta che trovi una pair, devi pot-controllare. Su tanti board non avrai tante mani vicine al nuts. In poche parole, sei fottuto…
Come default, flattare tutto è meglio di tribettare. Ancora una volta, se hai la read che qualcuno 4betta troppo, allora 3betta QQ+ AK e pusha in 5bet quando vieni 4bettato (puoi anche aggiungere combo come A5s A4s nel range di 3bet/5bet jam).”
Il range del chipleader da bottone
Sempre sullo stesso tavolo Rolle esamina poi il range di apertura del chipleader da bottone:
“E’ davvero largo e rischiamo veramente poco a vedere un flop, quindi flattare Q4s e combo simili è abbastanza profittevole – dice Rolle riferendosi ovviamente al range di small blind.
“La nostra strategia generale è di giocare tanti piatti piccoli contro range larghi. Flattando inoltre gli avversari non ti metteranno su KK, AA ecc che può portarti vantaggi enormi sul range di squeeze di grande buio.”
Il range di BB
Rolle esamina quindi la posizione di grande buio con 44bb contro il range di apertura di bottone:
“Con quello stack inizierà a tribettare molto di più, visto che rischia molto meno rispetto a small blind.”
In chiusura dei suoi molteplici post sulla rete sociale X, Rolle riassume i punti chiave della lezione:
“In un tavolo in cui ci sono diversi short stack e da secondo in chips del tavolo hai quasi garantita una delle prime tre posizioni, flattare contro il big stack è una strategia percorribile. Più in generale, quando hai uno stack superiore a 50bb, flatta molto largo contro gli altri big stack”.
In particolar modo in tavoli finali dal livello non proibitivo, ridurre il ruolo della sorte diventa fondamentale per massimizzare le vincite sul lungo periodo:
“Specialmente nei tavoli finali più soft è importante ridurre al minimo l’incidenza della varianza. Potrai incamerare tanti pot aprendo e puntando. Tribettare qui ti può far ritrovare in tante situazioni difficili senza che ve ne sia la necessità: gioca con la testa!