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Poker ABC: ricorrere all’Overbet nei casi più comuni
Nell’ultimo articolo di strategia, vi abbiamo parlato della necessità di prestare la massima attenzione a quelle dinamiche al tavolo che ci servono per mettere i nostri avversari in un range di mani che essi possono possedere, a seconda del modo in cui hanno giocato il colpo e rispetto a come essi avevano giocato fino a quel momento del torneo, o della nostra sessione di cash game.
Per attenzione avevamo abbracciato anche il concetto di trascrizione di ciò che più ci ha colpito dei nostri avversari attraverso l’utilizzo delle note presenti a margine dei nostri tavoli virtuali, cosa che si può fare anche attraverso l’uso dei software di di ausilio che, per noi, immagazzinano tutta una serie di dati, alle volte molto ampia, che ci dà un quadro più vero e completo sulle tendenze dei nostri rivali.
Ma siccome il poker è un gioco di specchi, come possiamo metterci al riparo dalla lettura da parte dei nostri avversari e una di queste sorprendenti mosse “fuori linea” è l’overbet.
Cosa intendiamo per Overbet?
Senza girarci troppo intorno, l’Overbet è una scommessa che viene fatta con l’intento di immettere più chips nel piatto rispetto al valore del piatto stesso accumulato fino a quel momento.
Come avrete capito, è una puntata che avviene quando la mano ha già sviluppato almeno un paio di strade precedenti, ma deve essere fatta per un motivo. Se vogliamo fare l’esempio classico, se un piatto è di €20 e noi abbiamo appena piazzato una puntata da €30, avremo immesso un’Overbet del 150%.
Abbiamo utilizzato questa size di esempio non a caso, visto che le Overbet più comuni si avvicinano a quella tipologia di puntata, fino ad arrivare al doppio del piatto già costruito.
L’Overbet è un’arma a doppio taglio che viene spesso utilizzata dai giocatori meno esperti per le motivazioni più sbagliate, come quella di avere paura di essere scoppiati, oppure quella di sperare in un fold del nostro avversario perché siamo in bluff, due mosse al contempo disastrose.
L’Overbet che ha ragione di essere
Proprio per i motivi appena descritti, questo tipo di puntata deve essere finalizzata ad un uso, intanto parsimonioso, visto che non possiamo ricorrere sempre e comunque ad un’action fuori linea e dunque essa ha il suo perché in casi particolari che solo i migliori giocatori sanno riconoscere con efficacia.
Nel momento in cui si stanno investendo più chips nel piatto con le mani più forti, si corre il rischio di annullare l’equity della mano del nostro avversario, con il grosso rischio di originare il fold del rivale e perdere chips importanti, ma allo stesso modo e per lo stesso motivo, essa può funzionare per far foldare una mano che ci batte, outplayando, così, il nostro rivale.
Il punto imbattibile è uno di quegli scenari in cui la nostra Overbet ha ragione di essere utilizzata, visto che a prescindere dall’azione di oppo, che sia un call, un rilancio e, chiaramente, un fold, il piatto sarà comunque nostro e l’Overbet andrebbe utilizzata se, per il discorso fatto a inizio articolo, siamo riusciti ad identificare un range del nostro avversario molto forte, qualcosa per cui sarà difficile che foldi.
Nei prossimi giorni avremo modo di capire in quali situazioni utiulizzare l’Overbet.