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Poker ABC: tre regole che non vanno mai dimenticate
Non è mai troppo tardi per tenere a mente alcuni consigli che non dovrebbero mai essere dimenticati, anche e soprattutto quelli che abbiamo imparato alle prime armi delle nostre carriere pokeristiche, qualsiasi piega esse possano aver preso.
Ma se siete giocatori che hanno cominciato da pochissimo a giocare a poker, è sempre meglio rispolverare ogni tanto alcuni concetti che dovrebbero rappresentare il bagaglio dei vostri percorsi.
Consideriamo l’uso della 3Bet
Quando si comincia a giocare a poker, l’idea di partecipare a molti piatti, porta i principianti a chiamare ad esempio quasi tutti i suited connector come e simili.
Ricordate che i giocatori migliori hanno spesso in mente un mantra che dice più o meno così: se una mano è buona per chiamare per partecipare al piatto, essa sarà buona anche da 3Bettare.
Semplicemente chiamando i rilanci dei nostri avversari, creiamo odds per chi deve agire dopo di noi, per cui, se non agiamo da Big Blind, contro-rilanciare la nostra mano non è mai una cattiva idea.
Nella stragrande maggioranza dei casi, i nostri avversari difficilmente andranno in 4Bet che sia cold, in caso di raise da parte di un giocatore ancora non impegnato nella mano, o che venga effettuata dall’original raiser.
Nel caso in cui succedesse, possiamo valutare il fold senza problemi.
Puntare i progetti al Turn
Poniamo il caso in cui abbiamo aperto da Middle Position e siamo stati chiamati da uno dei due Blinds.
Lo abbiamo fatto con una Boradway, poniamo il caso e al flop sono cascate due carte a picche, per un baby board, tutte di basso valore.
Non dobbiamo quasi mai missare la continuation bet al flop, poiché già in quel caso stiamo costruendo un piatto che ha una doppia valenza:
- potremmo portare a casa maggior valore nel caso in cui chiudessimo il nostro progetto nelle due strade successive
- potremmo far passare mani migliori della nostra direttamente al flop
Ma la cosa che spesso non si fa, è quella di sbarellare anche la seconda strada, quella del turn, nel caso in cui il progetto non si sia chiuso.
Dobbiamo renderci conto dell’importanza della puntata al turn, poiché è proprio qui che spesso stiamo svelando, o rappresentando, il valore, vero o presunto, della nostra mano.
Bettare anche il turn, nel caso in cui non chiudessimo il nostro progetto, significa far foldare molto spesso la parte più debole del range del nostro avversario, qualche coppia bassa trovata al flop, oppure anche middle paire flattate al pre flop.
Mai slow-playare fuori posizione
Mettiamo ora il caso che il flop ci abbia regalato un set e stiamo giocando fuori posizione.
Il disastro più grande che si possa commettere, è quello di giocare in slow play, per tenere il nostro avversario dentro il piatto senza mostrare la forza della nostra mano
La sua posizione, in questo caso, è la nostra forza, visto che abbiamo il punto nuts, o giù di lì e noi non dobbiamo permettergli di utilizzarla, visto che, in caso di check in una delle strade successive a quella del flop, stiamo perdendo del valore.
Il tuo obiettivo principale quando floppi un set non è quello di tenere l’avversario dentro il colpo , ma di vincere il più possibile quando Villain ha qualcosa con cui può chiamare.