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Obiettivi nel poker: perché sceglierli con cura fa tutta la differenza del mondo
L’articolo che state per leggere è stato scritto da quello straordinario comunicatore che risponde al nome di Jared Tendler, il quale aveva collaborato qualche tempo fa con il Blog di PokerStars.
L’autore di libri di successo come “The Mental Game of Poker 1 & 2″, iniziò questa collaborazione parlando degli obiettivi da porsi quando si decide di dare corpo alla propria carriera di giocatori di poker.
L’importanza degli obiettivi
Parlando di obiettivi da porsi prima di cominciare qualsiasi tipo di attività, diventa un momento decisivo per il raggiungimento dei propri fini, ovviamente non solo per ciò che riguarda il gioco del poker.
Ciò che dice Tendler nella sua parte iniziale del discorso, fa capo alla scelta degli obiettivi da individuare, che ha come prima discriminante quella di non esagerare con il numero degli obiettivi stessi da perseguire.
Aumentare la schiera dei traguardi da raggiungere, rischia di togliere importanza a ciascuno di essi; non sono pochi, dunque, quei giocatori che pensano di poter raggiungere tutto e con una velocità che sarebbe insostenibile per chiunque.
Focalizzarsi su un solo obiettivo per volta, possibilmente di semplice raggiungimento, ci aiuterà a convogliare tutte le nostre energie e le nostre attenzioni verso ognuno di questi obiettivi, rendendoli più facili da perseguire e con maggiori possibilità di successo, cosa che ci aiuterà a perseguirne degli altri.
La ricerca di un solo obiettivo ti porta a svegliarti la mattina e pensare immediatamente a quello che devi raggiungere, cosa che ti aiuterà a non procrastinare le tue azioni senza perdere tempo ed energie per perseguirne degli altri.
Avere un obiettivo unico, come ad esempio “migliorare il tuo gioco al pre-flop“, perché ti sei reso conto che esso necessita di fare dei passi in avanti, aiuterà 100% a raggiungerlo.
Uno meglio di nessuno
Ancor più deleterio dello scenario descritto in precedenza, è invece quello che porta a non porsi alcun obiettivo.
In questo senso è sempre meglio pensare a crearsi degli obiettivi per migliorare il proprio gioco, più che per perseguire dei risultati: i risultati devono pervenire sull’onda del miglioramento del proprio gioco e mai il contrario.
I risultati sporadici che vengono centrati in maniera casuale, servono, certo, per mantenere alto il morale della truppa, ma per la stessa natura della loro casualità, non ci aiuteranno a mantenere un costante rating di vittoria.
È quindi necessario definire gli obiettivi di qualità che è necessario raggiungere per arrivarci, come miglioramenti tattici specifici, l’assunzione di un allenatore e una migliore selezione del gioco.
L’onestà con se stessi
Inoltre è corretto stabilire degli obiettivi in linea con quelle che sono le nostre possibilità e capacità.
Non ha alcun senso porsi l’obiettivo di vincere una certa somma di denaro nell’arco di un determinato periodo della propria carriera, ad esempio dopo aver vinto un torneo, perché in quel momento ci stiamo ponendo un obiettivo sulla cresta di una vittoria che non ci farà dare il giusto peso alla varianza che ci allontanerà sicuramente da quell’obiettivo stesso.
Stesso discorso per quanto riguarda il raggiungimento di uno scopo all’inizio di un periodo dell’anno solare, come ad esempio dopo capodanno, oppure al ritorno dalle vacanze estive.
Non tenere conto di tutto ciò che è successo in precedenza, non fa altro che sopravvalutare il periodo che verrà e, in qualche caso, può anche sottovalutarlo.
Fissare obiettivi in un momento di grande ottimismo non è intrinsecamente negativo, ma per rendere i tuoi obiettivi più probabili da raggiungere, preparati al fatto che le cose non andranno come previsto.
Il tuo obiettivo da raggiungere va scelto in qualsiasi momento della tua carriera da giocatore: pensaci bene, potrebbe essere adesso.