Matematica e intuizione: cosa c’è da salvare dell’istinto nel poker

Abbiamo spesso fatto riferimento ai giocatori istintivi e a quelli razionali, raggruppandoli spesso in categorie distinte e dando il giusto spazio a chi utilizza la mente e i calcoli matematico-statistici, preferendo, per portare a casa un profitto nel medio e lungo periodo, questi ultimi.

Ma se vogliamo analizzare a fondo il gioco di chi preferisce affidarsi al proprio istinto, o alle proprie intuizioni, possiamo ricavarne qualcosa di buono?

Il ruolo dell’intuizione nel poker

Il Blog di PokerStars, ci viene in aiuto, scomponendo le due categorie e dando una definizione del termine “intuizione”, legato al poker.

Essa viene descritta come una forma di anticipazione del nostro inconscio, che ci viene in aiuto quando non è possibile trovare una soluzione di carattere numerico, matematico e/o statistico.

Nel nostro campo, il poker, significa prendere una decisione che non debba avere per forza una giustificazione logica, ma che sentiamo essa possa essere in un certo qual modo, corretta.

Il gioco del poker viene praticato e originato da tutta una serie di decisioni e, se sei coinvolto in una mano, ne dovrai prendere una all’incirca ogni trenta secondi, se stai monotablando, o se, giocando online da casa, con 8-10 tavoli aperti, dovrai essere pronto a prendere 15-20 decisioni al minuto, il che significa dover essere pressati costantemente ogni 3-4 secondi. 

Spesso non si ha il tempo di pensare a tutti i piccoli dettagli, quindi si è costretti a prendere una decisione in base al proprio istinto.

È facile capire che se chi sceglie la decisione giusta in queste situazioni, ha un vantaggio a lungo termine.

Cosa bisogna evitare

Il primo consiglio è quello di evitare di abusare di questo tipo di dinamica. Essere dei buoni giocatori a lungo termine, significa avere approfondito tutte quelle che sono le basi matematiche e statistiche e usarle quando ne abbiamo necessità.

Giocare esclusivamente sulla base del nostro istinto, ci porterà a perdere parti importanti del nostro bankroll, visto che nessuno di noi è Nostradamus e in pochissimi possono rimanere sulla cresta dell’onda, semplicemente badando alle proprie intuizioni.

Inoltre, l’intuizione nel poker non si estende alla fantasia: non puoi giocare una mano dello stesso seme solo perché senti che farai colore.

No, l’intuizione è rilevante solo quando si tratta di capire, ad esempio, se il tuo avversario sta bluffando o se ha una mano molto forte. Puoi anche sentire che la tua mano marginale può essere buona allo showdown, ma di certo non puoi sentire che le carte del mazzo sono in un certo ordine solo perché ti senti fortunato.

La situazione tipo

Se siamo inclini all’utilizzo dell’istinto e/o della propria percezione, il Blog fa riferimento ad una situazione in cui il giocatore capisce che c’è qualcosa che non va, ma scoprire se il nostro istinto ha ragione, può costare parecchio in termini di stack.

Diciamo che siamo al river in una situazione molto comune: abbiamo una mano di medio valore, come ad esempio la top pair e un buon kicker, e il nostro avversario decide di over bettare in shove lasciando a noi la patata bollente della decisione difficile.

Si ha subito la sensazione che qualcosa non vada, ma sarebbe troppo costoso scoprirlo. È allora che certi pensieri ti attraversano la mente…

• Devo foldare?
• Devo chiamare?
• Ho avuto una situazione simile in precedenza?
• Che cosa ha avuto l’avversario quella volta?
• O questo giocatore ha fatto qualcosa di simile in precedenza?
• Cosa può battere la mia mano?
• Quanto posso perdere, se decido in modo sbagliato?
• Ho delle statistiche riguardo a questa situazione per questo avversario?
• No, è un bene o un male?
• Che immagine ho dato di me?
• Quali range di mani posso avere ai loro occhi?
• Poiché il tuo tempo sta per scadere, prendi una decisione. Chiami, il tuo avversario ha bluffato e vinci un piatto enorme.

Che cosa è successo in realtà? Non potevi pensare a ogni piccolo dettaglio, e non potevi nemmeno dire perché avevi preso la tua decisione, ma la tua decisione era corretta. Né il tempo a disposizione, né le informazioni disponibili erano sufficienti per essere fiduciosi nella nostra mossa. Hai avuto l’impressione che l’avversario potesse bluffare abbastanza spesso, quindi il valore atteso del call sarà buono.

Se hai tempo e altre informazioni, la cosa migliore da fare è pensare a tutto, ma quando non si ha nessuna informazione di carattere matematico,  il consiglio è quello di non allontanarsi troppo dalla prima impressione, a meno che tu non abbia un’ottima ragione per non farlo.

Articolo creato per PokerStars School da Pintér ‘TropiFish’ Márk