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Bluffare di più con i 5 consigli di Alex ‘assassinato’ Fitzgerald
Il bluff è il sale del poker, ma è anche una mossa molto rischiosa.
Se vuoi iniziare a bluffare più spesso, ecco cinque consigli del coach statunitense Alex ‘assassinato’ Fitzgerald che ti saranno di grande aiuto quando vuoi portare gli avversari a mettere sotto il punto migliore.
1 – Concentrati sui range preflop deboli
Per iniziare, Fitzgerald dice di bluffare più spesso quando gli avversari giocano con dei range palesemente deboli:
“Se qualcuno chiama troppo da big blind significa che gioca con metà mazzo. A nessuno piace foldare in quella situazione. E’ un range facile da bluffare perchè molto spesso floppa coppie spazzatura. Allo stesso modo, se qualcuno apre troppe mani, puoi tribettarlo e mettere il suo range in un angoletto. La maggior parte delle persone non folda abbastanza preflop. Un’altra situazione in cui qualcuno ha un range debole è quando cold-calla costantemente preflop. Per qualcuno è una offesa al loro onore foldare da bottone. Ti flatteranno con quasliasi cosa vagamente suited o vagamente connessa. Contro questi range deboli puoi barellare su più strade”.
2 – Concentrati su chi gioca passivamente i board coordinati
Secondo ‘Assassinato’ questo è uno dei consigli che più può essere di aiuto per aumentare le frequenze di bluff. Per spiegare il punto Fiztgerald parte da due assunti.
1 – Doppie coppie, trips, colori e scale non si materializzano così spesso a Texas Hold’Em e per questa ragione tanti giocatori hanno difficoltà a foldare queste mani perché credono che siano troppo forti.
2 – Se vuoi avere più successo nei tuoi bluff, concentrati sulle situazioni in cui gli avversari hanno una coppia perché folderanno una coppia più spesso delle mani forti.
Fitzgerald consiglia quindi di concentrarsi per capire quando gli avversari possono avere una coppia che sono disposti a foldare. Per ‘Assassinato’ il punto dirimente è uno:
“La maggior parte delle persone gioca doppie coppie o combinazioni migliori in modo rapido sui board che presentano progetti. Mettiamo che puntiamo small su un board coordinato: se il nostro avversario chiama, possiamo sapere che non ha set o doppie coppie perché avrebbe rilanciato e non dovrebbe avere carte alte perché folderebbe. Quindi le possibilità più alte sono che abbia una coppia con cui ha connesso una delle sue carte al flop”.
A questo punto la conseguenza logica per il coach statunitense è presto detta:
“Se turn e river sono brutte carte per la maggior parte delle coppie floppate, possiamo bettare grande contro questo range composto per la maggior parte da coppie, in modo da mettere massima pressione all’avversario. In modo simile immaginiamo che abbiamo rilanciato preflop e poi abbiamo chiamato una tribet fuori posizione. Scende un board con progetti di scala e colore, checkiamo e il nostro avversario in posizione check dietro. Questa sua azione ci fa capire che non ha doppie coppie o set, perché con questi punti avrebbe puntato su quel flop così pericoloso. Quando checka dietro, significa che spesso hanno carte alte o coppie decenti: possiamo mettere anche questo range nel mirino.”
3 – Concentrati sui giocatori seri
Fitzgerald consiglia poi di cercare di bluffare i giocatori seri, non le calling station ricreative molto poco propense a foldare.
“Se il tuo avversario folda preflop più spesso della maggior parte degli avversari e sembra un giocatore pensante, può diventare un grande candidato per un attacco a sopresa. Se hai giocato in modo solido, lo avrà notato sicuramente. Non penserà che il tuo primo bluff sia una triple barrel proprio contro di lui dal momento che ci sono altri giocatori tight al tavolo. Se un giocatore solido ti chiama da big blind, prendi tutti i vantaggi che ti offre la sua discipina. Quando ti chiama su un board coordinato e ‘cappa’ il suo range, continua a puntare. Non si aspetterà un tuo bluff perché la maggior parte degli avversari che ha affrontato non è capace di tribarellare in bluff.”
4 – Concentrati sui grandi all-in
Se le chips a tua disposizione non sono molte, forse è meglio evitare di andare all-in in bluff perché avrai poca fold equity. Per Fitzgerald quindi è preferibile andare all-in per portare l’avversario al fold quando si possono mettere in mezzo al tavolo tante chips.
“Se puoi piazzare un grande all-in al river che mette tantissimi big blind a rischio è più possibile spaventare una coppia mediocre”.
5 – Concentrati su chi avverte la pressione del buy-in
Nell’ultimo punto del suo articolo pubblicato sul portale Card Player, Fitzgerald racconta una mano molto simile giocata a un torneo da 5.000$ di buy-in e poi a uno da 200$ di iscrizione.
Il risultato finale è stato l’opposto: al torneo da cinquemila dollari di iscrizione l’avversario ha foldato sul bluff del coach; a quello da 200$ invece il tentativo di bluff è andato a vuoto.
“Per dare credito al mio avversario, il suo call era corretto. Ma per lui è stato più facile chiamare perché se si fosse sbagliato avrebbe potuto fare re-entry: sostenere una spesa di 200$ è ben diverso da un re-entry da 5.000$. La morale della favola è che se hai la possibilità di scegliere, bluffa la persona che è più preoccupata dal buy-in del torneo”.