Friday, Nov. 22, 2024

Strategia

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il 17 Mag 2024

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Low Buy In: late stage da affrontare al meglio senza buttare via chips

Low Buy In: late stage da affrontare al meglio senza buttare via chips

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Chiudiamo il mini corso per affrontare i tornei a basso buy in, proprio quando mancano solo un paio di giorni allo start del Main Event delle MicroMillions primaverili di questo 2024.

Nei giorni scorsi vi abbiamo messo a disposizione i nostri consigli per partire nel modo adeguato ad un torneo a basso costo di iscrizione, per poi passare a quella parte che precede la bolla, per poi provare ad aiutarvi nell’immediato post ITM.

Siamo a premio, ora proviamo a vincere

Detto nell’ultimo pezzo del nostro approdo ai premi, momento in cui sarebbe meglio salvaguardare il nostro stack per evitare di perderne una parta cospicua andando a chiamare degli All In troppo a cuor leggero, le nostre preoccupazioni per portare a casa almeno un mini giorno di paga, sono svanite all’improvviso.

Abbiamo superato un buon numero di giocatori e adesso facciamo parte di quella élite di players che possono ancora aspirare a diventare l’unico e solo vincitore, del torneo.

Superare un numero così alto di iscritti, non capita in tutti i tornei e questo significa che, a prescindere dallo stack che ci siamo portati dietro fin qui, la verità è che non abbiamo ancora fatto nulla e il nostro obiettivo deve essere quello di giocarci al massimo le nostre chance di vittoria per aspirare a mettere in tasca uno dei primi premi a payout.

La pressione dei novizi, l’esperienza dei regular

Il desiderio di capitalizzare questa opportunità in questo momento sarà forte. I giocatori abituali che vincono i tornei sono molto meno influenzati da questa pressione, perché capiscono di essere redditizi grazie al volume, e sono già stati in questa situazione, probabilmente molte volte.

Nei tornei micro stakes, tuttavia, la maggior parte di questi giocatori non rientra in quella categoria.

Molti sono players amatoriali che potrebbero essere alla ricerca del loro più grande punteggio potenziale conquistato fino ad oggi.

E non è solo il denaro a essere un fattore. Sono ansiosi di raccontare alla loro famiglia, agli amici, alle altre persone significative il loro successo. Vogliono dire che hanno vinto. Non che abbiano finito 35esimo.

C’è una pressione emotiva e psicologica che deriva da questo posto, oltre a quella finanziaria. L’entità dell’influenza di ciascuno di questi sui singoli giocatori varia, ma in un certo senso saranno tutti pronti a provare a fare i minori errori possibili.

Ma chi soffre la pressione e chi no?

Come viene segnalato dal Blog di PokerStars, i giocatori che si sentono minacciati dall’idea di uscire, inizieranno istintivamente a giocare per non perdere, il che è molto diverso dal giocare per vincere.

La direzione naturale di una mentalità da non perdere è quella di diventare più rigidi, più conservatori e più riluttanti a mettere a rischio il proprio stack.

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Quando un giocatore che stava giocando in modo più ragionevole inizia a diventare molto teso in queste fasi successive, è un buon indicatore che sente la pressione.

Questo accade di più negli eventi dal vivo, ma online a volte le chat possono tradire.

Potrebbero foldare con un rilancio al turn dicendo in chat “non vale la pena rischiare“, o vedendo un giocatore aggressivo e attivo, potrebbero ammonirlo dicendogli di “essere sciocco”.

Questi commenti o affermazioni possono assumere molte forme, ma tendono a ruotare intorno alla stessa cosa. Il giocatore sta proiettando la propria insicurezza riguardo alla situazione sui suoi avversari mentre adatta il suo gioco a una mentalità più conservativa e non perdente.

Il modo migliore per giocare il nostro torneo

Quello che vogliamo dire è che bisogna provare a fare uno sforzo consapevole per continuare a giocare per vincere, cioè non cadere preda delle pressioni di cui sopra.

Questo può essere più facile a dirsi che a farsi, ma se non lo fai, allora sarà il tuo stack a erodersi e ci vorrà una grande quantità di fortuna per arrivare al tavolo finale e finire nei primi posti.

Ciò vuol dire continuare ad attaccare proprio quei giocatori che dimostrano debolezza.

Quelle persone che sembrano essere entrate in modalità “meglio non perdere“, possono essere derubate dei propri bui abbastanza liberamente.

Saranno riluttanti a rischiare la vita nel torneo o una parte del loro stack con una mano marginale. Potrebbero ancora aprire alcune mani più deboli in posizione finale, perché sanno che dovrebbero farlo, ma le butteranno via rapidamente sotto pressione.

Quindi 3-bettare la loro apertura da LP è sempre una buona idea, come quella di rubare di più i loro bui.

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