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WSOP 2024: il tavolo finale in un torneo freezeout, tips per provare a vincere
Il torneo freezeout per eccellenza quando si parla di poker, è ovviamente quello che stiamo vivendo proprio in questi giorni, il Main Event delle World Series Of Poker.
Siamo riusciti a superare tutte le fasi precedenti, come quella iniziale, quella centrale, quella che ci ha permesso di affrontare la bolla con uno stack congruo e, infine la fase che ci dovrà portare ai premi più importanti, quella del Tavolo Finale.
Tornano protagonisti i range
Adesso viene il bello, perché, dopo aver provato a imporre il nostro gioco in quella fase in cui più possiamo permettercelo, anche per via di uno stack importante, per cui ci siamo lasciati andare a qualche bluff per provare le forze dei nostri avversari, abbiamo allargato i nostri range anche fuori posizione, per provare a mettere in difficoltà i giocatori che con meno tranquillità difendevano il proprio buio, al Final Table è necessario mantenere i piedi per terra e tornare a dare una certa importanza ai range.
Intanto, pare una cosa banale, ma spesso non lo è affatto, è necessario conoscere alla perfezione gli stack dei nostri avversari in relazione al nostro, per cui investiamo quei tre secondi che ci servono per dissipare tutti i dubbi sul patrimonio dei nostri rivali al tavolo.
Un occhio agli step di pagamento è un’altra chiave del nostro successo. Quelli a cui la maggior parte dei giocatori è abituata a giocare, non saranno certamente quelli del Main Event delle World Series Of poker, ma, fatte le relative proporzioni, se lo step al quale facciamo riferimento è bello profondo, osserviamo il comportamento di chi ci è sembrato voler sciacallare qualche posizione in più, sarà lui il nostro prossimo obiettivo per rubare bui importanti per la nostra tournament life.
La posizione è fondamentale
I range, abbiamo detto. Mettere in difficoltà chi è un po’ riluttante a mettere dentro le chips, non significa andare all’arrembaggio contro chiunque ci si pari davanti.
In un contesto in cui sarà deleterio commettere anche il minimo errore, va da sé che non sarà mai sbagliato utilizzare una tattica e/o una strategia che ci permetta di contare su mani solide che ci diano una certa tranquillità quando andremo allo showdown.
In pochi, ve ne accorgerete presto, decideranno di rischiare il proprio torneo con mani marginali, tutt’altro, per cui sarebbe l’ideale contrastarli sul loro campo. Se siamo dei giocatori superiori alla media, sapremo come metterli in difficoltà anche nel gioco post flop.
Per quanto riguarda la posizione, anch’essa torna piuttosto importante al termine di un periodo nel quale le abbiamo dato l’importanza che merita ma senza pensare solo ad essa, visto che dovevamo presentarci al tavolo finale con uno stack importante.
Ecco perché da Big Blind non è necessario difenderci con qualsiasi trash hand, solo perché “quello lì mi rilancia sempre il buio”.
La difesa da BB è importante e ci permette di fare la voce grossa al tavolo, certo, ma difendere in modo scriteriato senza capo né coda, ci porterà spesso a buttare via gettoni importanti per affrontare percorso che ci separa dalla vittoria.