Andrew Lichtenberger: “evitiamo di sposare una mentalità vittimistica”

Andrew ‘LuckyChewy’ Lichtenberger è uno dei giocatori che più si sanno approcciare quando si tratta di esaminare il poker a 360 gradi e quando interviene non lo fa mai per cose banali.

Lo sa benissimo Poker.org, un portale del settore che è al vertice delle preferenze degli appassionati e le cui strade si sono incrociate da tempo con quelle del giocatore di New York.

L’argomento di cui ha parlato nell’ultima uscita del suo corso sul sito di cui sopra, fa capo, come spesso accade, ad uno degli aspetti strategici e mentali che, a parere di Lichtenberger, possono aiutare a performare meglio nel nostro gioco.

Le vibrazioni antecedenti ai vostri impegni

Nel momento in cui ci sediamo per giocare un torneo o una sessione di cash game, la nostra idea, quella di tutti noi, è quella, a parte di passare alcune ore a divertirci e rilassarci, di chiudere ciò che stiamo facendo con un segno positivo. 

In poche parole, nessuno di noi si siede, che sia sano di mente, per perdere.

Eppure Lichtenberger prova a rovesciare l’enunciato, mettendo in evidenza come, il vantaggio che si assume nell’ipotesi di vincere una sessione, o una serie di sessioni, possa essere a sua volta allargato e portato all’eccesso per portare noi stessi ad un livello migliore nelle nostre vite. Giocare per migliorare noi stessi.

“Che tipo di pensieri e intenzioni avevo quando ho usato quella size di scommessa?”
“La paura della perdita si è riflessa nel mio linguaggio del corpo quando sono andato all-in?”
“Stavo facendo tutto il possibile per essere presente al gioco?”

La verità è che il gioco del poker non fa sconti: nel momento in cui stai per prendere una decisione, affiorano inaspettatamente tutti quei difetti che ci portiamo dietro e che non siamo mai riusciti a risolvere.

Per questo motivo, se li sappiamo riconoscere, essi rappresentano la nostra maggiore opportunità di crescita personale.

Fare del nostro meglio

Lo abbiamo sentito centinaia di volte: il poker è un gioco di informazioni incomplete e, esattamente come nella nostra vita, cerchiamo di comportarci al meglio con ciò che abbiamo a disposizione, sia a livello prettamente pratico e sostanziale, sia nella strategia che desideriamo adottare.

I giocatori che non riescono a identificare in modo chiaro i motivi per cui decidono di operare in una certa maniera, sono quelli che continueranno a fare gli stessi tipi di errori in maniera sorprendentemente pedissequa, saranno anche quelli che hanno maggiore bisogno di aiuto per identificare quei cortocircuiti.

“Una volta che sei in grado di giustificare le ragioni per cui stai intraprendendo le azioni che stai compiendo e continuare a perfezionarle, sei in grado di iniziare quella che mi piace pensare come una danza sul feltro. Dovremmo sforzarci di rendere ogni decisione naturale, che si tratti di una normale prova ordinaria, di una gigantesca hero call o di un enorme bluff. Cosa contribuisce a questo stato di facilità? Cos’altro se non la nostra energia interiore e i pensieri, i sentimenti e le emozioni che ne derivano?”

La libertà sulle nostre decisioni

“Ricordarci che siamo noi a creare la nostra fortuna è sempre una tattica utile. Anche se a volte ci sentiamo fuori controllo, dovremmo cercare di ritenerci responsabili di tutto ciò che possiamo giustificare nella nostra vita. Il vantaggio qui è che impediamo a noi stessi di sposare una mentalità vittimistica nei confronti delle nostre circostanze e ci diamo il potere di vivere le nostre vite con più libertà sulle nostre decisioni”.

Andrew Lichtenberger

Prepararsi alla sessione successiva, o ad una parte di vita che sta per arrivare nel nostro futuro, significa accumulare tutta una serie di piccole vittorie, sulle quali costruiremo quelle grandi, ma non in senso lato, non nel senso che riusciremo a chiudere in positivo, no. In quel percorso che ci porta a correggere i difetti che ci riusciamo a vedere in noi stessi, che, se risolto, non ci farà più cadere nell’errore di commettere gli errori. 

“L’opportunità è, per me, più ciò che è scritto nelle stelle. A volte è il nostro giorno, a volte no. Più siamo preparati ad affrontare le incertezze della vita dando il meglio di noi, più siamo in grado di vincere alcuni giorni che ci sarebbero sfuggiti di mano se fossimo stati meno disciplinati e preparati.”