Friday, Jan. 3, 2025

Strategia

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il 31 Dic 2024

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Distruggere il cash game low stakes nel 2025: cinque consigli di Nick ‘eastyyy22’ Eastwood, pro 888poker

Distruggere il cash game low stakes nel 2025: cinque consigli di Nick ‘eastyyy22’ Eastwood, pro 888poker

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Con il 2024 in procinto di finire, fervono i programmi pokeristici per l’anno in arrivo.

Se avete intenzione di sedere ai tavoli cash game low stakes, ecco cinque consigli del professionista di 888poker Nick Eastwood che vi permetteranno di massimizzare il win-rate.

 

Semplifica la tua strategia

Per iniziare ‘eastyyy22’ raccomanda di mantenere linee semplici. Complicarsi le cose da soli ai livelli più bassi è inutile e controproducente.

“Se giochi high stakes, una strategia complessa ha senso visto che gli avversari sono forti e più sali di livello più hanno studiato. Ma ai low stakes questa necessità non c’è. Meglio semplificare la strategia in modo che sia facile da capire e da eseguire. Non c’è bisogno di mixare le frequenze o di cadere nella ‘sindrome delle giocate folli’.

Ci sono due ragioni alla base di ciò. In primis, i tuoi avversari giocheranno a un livello che ti permetterà di exploitarli con una strategia semplificata.

La seconda cosa è che una strategia basica ben eseguita è molto meglio di una strategia avanzata eseguita male, quindi mantieni le cose semplici.”

 

Gioca in modo exploitativo

Come secondo punto, Eastwood sottolinea il potere del gioco exploitativo.

“Ai low stakes c’è un numero molto più alto di avversari deboli rispetto agli high stakes, che fanno molti errori che possiamo e dobbiamo punire. Per esempio ti potresti trovare ad affrontare un avversario che non folda. In precedenza hai visto che hanno provato a fargli qualche bluff ma ha sempre chiamato con una mano debole.

La prima cosa da fare è scrivergli una nota per ricordare la sua tendenza. La prossima volta che lo affronti evita i bluff anche se la mano che hai è una buona candidata, tanto non folderà.

Al lato opposto, quando hai una mano forte o anche di medio valore devi valuebettare in modo appropriato e aggressivamente, con bet grandi per estrarre valore anche con mani che non betteresti contro altri avversari.”

 

Gioca in posizione

Il pro 888poker sottolinea poi l’importanza della posizione.

“I giocatori low stakes tendono a sottovalutare l’importanza della posizione anche se il gioco in posizione è quello più profittevole, visto che ci permette di avere informazioni sulle azioni avversarie.

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Più piatti giochi in posizione ai low stakes maggiore sarà il profit, anche perché gli avversari tendono a giocare fuori posizione. Quindi cerca di giocare più piatti possibile in posizione ed evita di giocare mani marginali fuori posizione.”

 

Considera la rake

Ai low stakes il gioco deve essere adeguato anche in base alla rake:

“La rake è la percentuale che la casa da gioco trattiene in ogni mano che raggiunge il flop. Ai low stakes questa percentuale tende a essere più alta. In che modo ciò influenza la strategia?

Devi chiamare un po’ più tight preflop e rilanciare un po’ di più, perché quando chiami lo fai a un costo peggiore rispetto ai tavoli con una rake più bassa. Considera di foldare qualche mano marginale in più visto che dopo la rake non sarebbe più profittevole sul lungo periodo.

Allo stesso modo preflop dovresti cercare di tribettare un po’ di più e chiamare un po’ di meno. Se vinci una mano preflop non paghi alcuna rake, il tribet-fold è quindi una strategia molto percorribile agli stake più bassi.”

 

Gioca meno in slowplay

Infine Eastwood sottolinea l’importanza delle bet per valore con le monster-hands.

“Ai low stakes devi giocare MOLTO meno in slowplay rispetto agli altri livelli di gioco. Slowplayare le mani più forti può sembrare una mossa brillante ma ai low stakes costa più soldi, perché lo slowplay dipende tanto dall’avversario. Quando andiamo in slowplay è l’avversario a dover far finire le chips al centro del tavolo, che sia per valore o in bluff.

Ma ai low stakes ci sono tanti giocatori che non bluffano né valuebettano quanto dovrebbero, e se non danno azione non riceviamo valore per le nostre mani forti.

Parimenti i giocatori low stakes tendono a chiamare un po’ troppo. La azione standard è chiamare fino al river: in questa dinamica si trovano meglio rispetto al bettare una mano che non sono certi essere buona, o bluffare una mano che sanno che non è buona.

Inoltre questi avversari sono inelastici alle size delle bet, ovvero che non tenderanno a foldare di più su una grande bet.

Da ciò deriva che bettando grande con le nostre mani forti otterremo molto più valore che non dallo slowplay.”

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