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Cash Game Online: 3bet o fold?
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Hero è sul BB, tutti foldano e Oppo apre da BTN. Se Hero calla, sa di dover giocare tutta la mano fuori posizione. Foldare potrebbe non essere la scelta migliore, visto che il range di Oppo da BTN è sicuramente largo. Per 3bettare, meglio avere una mano forte. Qual è l’action migliore per Hero?
Questo spot è decisamente standard e lungamente dibattuto in moltissime discussioni sui forum, nelle quali ciascun utente rende la propria testimonianza, senza però riuscire a convincere altri di eccessivi benefici di nessuna delle tre scelte. Prendendo le mosse da questo esempio iniziale, andiamo ora a vedere i pregi di flattare preflop un raise avversario o di 3bettare sulla sua apertura e, infine, quando invece foldare sia la mossa migliore.
Callare i raise avversari preflop
E’ già stato evidenziato come flattare dai blinds comporta un notevole disagio, portandoci a giocare la mano fuori posizione, ma scendendo ora nello specifico, non possiamo non considerare alcuni pregi di questo tipo di scelta, in correlazione con la caratteristiche dei nostri avversari. Appurato che il range di Oppo è tendenzialmente wide, perché probabilmente starà cercando di rubare i buii, potrebbe non essere negativo flattare mani con un buon showdown value quando legano una coppia e che al contempo dominano il range avversario: si tratta ovviamente delle broadway più forti (KJ, KQ, AT) che su flop Kxx o Axx potrebbero portarci a prendere molto valore da un avversario scarso che ha tentato di rubare i blinds con Ax o Kx peggiori nei nostri.
Esclusa questa prima semplice ipotesi e iniziando a ragionare non solo con le carte, ma anche sull’avversario, dobbiamo osservare le tendenze di gioco postflop di Oppo. Se è quel tipo di giocatore che cbetterà molti flop, sia che hitti o che non hitti, ma non continuerà a bettare anche al turn, se callato, allora potrebbe essere interessante pensare di callare sia preflop che al flop, per poi donkbettare o addirittura check/raisare turn o river, a seconda della composizione del board. Insomma, l’ipotesi di flattare preflop dai blinds contro un aggressione non ha solo aspetti negativi, ma potrebbe permetterci di aumentare notevolmente la nostra dimestichezza con il gioco e il nostro win rate.
3bettare sui raise avversari preflop
L’alternativa, posto che la terza opzione è foldare, ma questa action non necessita di molti approfondimenti, è senza dubbio 3bettare, cioè controrilanciare sul rilancio avversario. La regola generale del cash game preflop è a lungo stata “Fold o 3bet” ed effettivamente ancora oggi non è affatto datata. Sicuramente, sotto un certo punto di vista, questo approccio permette di semplificarvi la vita, buttando le mani con le quali non ci piace giocare, e sotto un aspetto non secondario, consente di adottare uno stile di gioco più aggressivo, quindi adottarlo come proprio modus operandi non è affatto sbagliato.
Si andranno a 3bettare le mani più forti, ma non solo, aspettandosi di trovare spesso un fold da parte dell’avversario che apre molto per ragioni di blind stealing e fino a quando non si adatterà, iniziando a 4bettare o a chiamare la nostra 3bet, questa strategia rimarrà senza dubbio profittevole, consentendo di invertire la posizione dominante al tavolo, facendo traslare la pressione sul nostro avversario, che, necessariamente, dovrà reagire in qualche modo.
Ultima possibilità, da accennarsi appena, visto che non rientra in quella che possiamo definire strategia standard, ma, di tanto in tanto, può essere produttiva, è quella che consiste nel callare dai blinds l’apertura di un avversario con una premium hand (AJ+/JJ+); senza dubbio, contro avversari non troppo forti, potrebbe accadere che questi foldino la loro mano (esempio: KJ) in caso di 3bet, mentre, se callassimo solo con, per esempio, JJ, su flop Jxx senza dubbio sarebbe possibile andare a giocare per l’intero stack di Oppo, cosa che non sarebbe successa in caso di controrilancio da parte nostra. Questa non può e deve essere la strategia base, ma contro determinati avversari, talvolta, può essere veramente profittevole.