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Cash Game Online: analisi delle statistiche (parte II)
Nel precedente articolo abbiamo introdotto le prime statistiche a cui prestare attenzione per cogliere in fallo i nostri avversari grazie agli HUD e per migliorare le nostre abilità e arginare gli errori del nostro stile di gioco, grazie alle analisi delle stats post sessione. Continuiamo quindi ad analizzare i valori a cui guardare per diventare giocatori vincenti del nostro livello.
3bet: la percentuale di 3bet è un valore abbastanza indicativo dell’abilità del nostro avversario e di eventuali nostre mancanze. Molto spesso, osservando gli HUD, notiamo che tra i componenti del tavolo alcuni hanno numeri infimi di 3bet come 3%/4%: da ciò desumere che le volte in cui controrilanciano, lo fanno unicamente perché hanno una mano veramente forte con cui vogliono ingrossare il piatto.
La nostra capacità di lettura delle statistiche, quindi, ci porterà a foldare tantissime mani dominate dal range di 3bet di Oppo e ben difficilmente ci andremo ad infilare in spot insidiosi, visto che sappiamo già prima dove siamo approssimativamente messi nella mano.
I giocatori più temibili, infatti, ovviano a questo problema bilanciando ampiamente il range di 3bet, arrivando a valori compresi tra 8 e 12%, inserendovi molte mani e non solo le più forti; se nel primo caso, infatti, un 3% va a significare una 3bet con TT+/AQ+, avere un pool di mani che spazia da T8s a AA, passando per 99+, molti suited connectors e diverse broadway suited (KTs, KQs, JQs), rende, come appare ovvio fin da qui, molto più difficile la lettura del nostro avversario, che potrebbe essere tentato dal giocare una mano o addirittura 4bettare con un range abbastanza wide, proprio perché sa che nel nostro 12% di 3bet abbiamo anche combo di carte senza un reale showdown value.
Fold to 3bet: altro valore interessante è quello che indica la percentuale di volte in cui si folda ad una 3bet. Quando questo si colloca nella parte alta della scala, diciamo intorno all’88%, potrebbe essere profittevole 3bettare il nostro avversario quasi any two cards, visto che sappiamo che, sebbene apre tanto, andrà a foldare nella maggior parte delle occasioni. Meglio quindi non esporci a così tanti folds, cercando di flattare qualche mano contro avversari che 3bettano tanto e inserendo nel nostro arsenale anche qualche 4bet bluff, per cercare di vincere più pot e migliorare la nostra linea rossa.
Att to steal (Steal%): i tentativi di rubare i blinds sono all’ordine del gioco nel cash game. Questa percentuale risponde al numero di volte in cui abbiamo aperto da CO, BNT o SB, con il presumibile scopo di rubare i buii, mossa sui benefici della avevamo già discusso in questo articolo. In un mondo perfetto, dovremmo arrivare ad avere un valore >35 di ATS, ma non sempre questo è possibile, visto che molti avversari possono flattare da small o big blind solo per “difenderli”; inutile, quindi, cercare di rubare tanto, se i giocatori alla nostra sinistra sono scarsi e giocano molte mani. Viceversa, se ci troviamo in posizione contro giocatori tight, allora aprire un numero molto elevato di volte, almeno finché non reagiscono, è di sicuro un buon modo di aumentare il nostro win rate.
Hands: assicuratevi di avere nel vostro database almeno 200 mani sull’avversario in modo tale da prendere decisioni tendenzialmente corrette e non alterate da eventi short term come un rush di carte felice o inutile per il giocatore sotto analisi. Quando invece state riguardando le vostre statistiche, per un’analoga ragione, è meglio avere almeno 5k hands, meglio se >10k hands, per i primi bilanci sul proprio stile, salvo poi rieseguire la medesima operazione dopo le prime 25/30.000 mani giocate.