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Strategia

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il 22 Ago 2006

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Una mano interessante di Texas Hold’em Poker

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C’e’ una qualità “pokeristica” tra le tante che maggiormente mi affascina: l’ abilità dei giocatori esperti di analizzare nei dettagli l’ andamento di una mano di poker, la capacità di mettere insieme infinite minuscole informazioni per avere un’ idea il più precisa possibile su ciò che in un determinato momento sta succedendo al tavolo.
Vi sono situazioni di gioco cruciali (soprattutto nel Texas Hold’em No Limit cash game) ove si richiede che un buon giocatore, per essere tale, debba riuscire ad analizzare velocemente, e correttamente, tutte le possibili combinazioni (starting hands) dell’avversario sulla base delle informazioni raccolte durante lo svolgimento della mano. Una corretta analisi porta più facilmente a decisioni vincenti. Voglio raccontarvi lo svolgimento di una mano al tavolo ove mi trovavo qualche giorno fa nella poker room di Nuova Gorica (SLO): si trattava di un Texas NL 5-5 full ring (9 giocatori).

Descrizione della mano.
Il livello del tavolo era buono, fatta eccezione per 2 giocatori loose (uno dei quali in maniera esagerata). Lo stack medio era dell’ordine dei 800-900€. Limpano (fanno solamente call) in 3, l’ultimo dei quali, che chiameremo “Mr. Pink”, si era mostrato abbastanza aggressivo nel corso delle ultime mani. Io foldo ed il giocatore sul bottone, “Mr. Brown”, mostratosi fino a quel momento sufficientemente chiuso ed accorto, decide di rilanciare a 25€. I blinds foldano ed i limpers completano la puntata mettendo i restanti 20€ in piatto per un totale di 110€ in gioco.

Il flop si presenta così:

Dopo il check dei 2 limper in early position Mr. Pink decide di puntare 80€ con uno stack rimanente di circa 1.400€. E’ il turno di Mr. Brown (il preflop raiser) sul bottone che decide di fare 280€ con uno stack rimanente di circa 1.200€. I due avversari in early position foldano.

E’ il turno di Mr. Pink che, dopo un paio di minuti di riflessione, decide di andare “over the top” con un raise 780€. Mr. Brown dovrebbe mettere altri 500€ su un piatto di 1.170€ quindi ci pensa su molto ed alla fine decide di foldare.

Al fold Mr. Pink stringe un pugno in segno di esultanza mostrando

Mr. Brown rassegnato si complimenta mostrando

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Analisi della mano.
Facciamo finta per un istante di non conoscere le carte dei 2 giocatori ed analiziamo la mano.
Il raise preflop dal bottone potrebbe rappresentare buone carte così come anche carte semplicemente discrete unite al vantaggio della miglior posizione (sul bottone). Il flop (10 7 6) potrebbe non aver aiutato il raiser nel caso avesse mani del tipo AK, AQ, AJ, KQ, KQs, KJs, JQs. I check dei 2 giocatori fuori posizione sono da considerarsi quasi “automatici” pertanto non forniscono utili informazioni.
La puntata di Mr. Pink sembra essere una puntata “per tastare il terreno”. Puntare 80 (piatto di 110) su quel flop potrebbe significare “ho il dieci, vediamo se tu hai semplicemente overcards (AK, AQ, AJ, KQ, ecc…) oppure una overpair (JJ, QQ, KK, AA).
Il rilancio (280€) di Mr. Brown sembra chiarire la situazione. Sembra infatti figurare una overpair. La dimensione del rilancio sembra voler scoraggiare eventuali progettisti di scala. Da ciò ci si aspetta un fold di “Mr. Pink” ed invece il raise “over the top” rappresenta, a mio avviso, una gran bella giocata. Consideriamo quello che potrebbe essere stato un possibile ragionamento di Mr. Pink.

Ragionamento di Mr. Pink

1. Cosa può avere in mano il mio avversario?
– Overcard? improbabile. L’avversario si è mostrato finora alquanto solido. Non sembra essere il tipo di giocatore da rischiare quasi 300€ in un piatto di 140€ per un bluff in una situazione nella quale potrebbe trovarsi anche di fronte a mani del tipo 8-9, TT, 77, 66, T7, AT, 67
– Overpair? sembrerebbe di sì (per quanto detto sopra)
– Doppia? non sembra il tipo da rilanciare preflop, seppur in posizione, con T7, T6, 67
– Set? forse. Potrebbe avere un set (TT più probabile di 77 o 66) ed un simile flop potrebbe averlo spinto ad un rilncio invece che ad uno slowplay. Un set potrebbe però anche essere “slowplayato” considerando soprattutto che la mia puntata sembrerebbe rapprensentare un 10 riducendo i possibili out..
Sembrerebbe quindi che l’ipotesi di gran lunga più probabile sia una overpair.

2. Se io rilanciassi pesante cosa potrebbe pensare il mio avversario?
Intanto, aspetto fondamentale, reputo il mio avversario in grado di maturare un ragionamento proprio in quanto giocatore esperto ed accorto. Sulla base di questo posso ipotizzare un mio conseguente controragionamento.
Il mio avversario, dopo aver inizialmente pensato che la mia prima puntata al flop rappresenti un 10, ora, dopo un rilancio pesante potrebbe anche pensare che io abbia una doppia (67, T7). Una doppia sarebbe assolutamente verosimile, non è di certo un punto da slowplay in queste situazioni tantomeno con in agguato un possibile giro completo di check. E con la doppia si aspetterebbe di vedermi andare “over the top”? certamente si dato che il suo raise al flop rappresenta quasi certamente una overpair. Il mio avversario non potrebbe quindi escludere la doppia, anzi!
Potrebbe escludere la scala? Nemmeno questo e’ vero. E’ vero che un giocatore inesperto (ed immediato) giocherebbe in check una scala fatta al flop. Ma dobbiamo considerare che un buon giocatore con scala nut al flop senza evidenti progetti di colore deve cercare di massimizzare le vincite da una simile monster hand. E puntare al flop “simulando” un 10 potrebbe essere una buona mossa in questo senso. Pertanto nemmeno la scala, seppur meno probabile della doppia, potrebbe essere esclusa.
La mia giocata al flop sarebbe anche compatibile con un set anche se forse lo potrebbe escludere in quanto si sarebbe aspettato un mio raise preflop con TT, 77 o 66 data l’immagine di giocatore aggressivo che ho al tavolo.
Potrebbe pensare ad un mio bluff. Esattamente come è in realtà. Lo stack alle sue spalle è però cospicuo. Per smascherare un bluff simile dovrebbe essere disposto giocarsi tutto con una (così sembrerebbe) overpair. Non sembra il tipo da rischiarsi tutto in un mano simile.
Comunque sia, nella malaugurata ipotesi che dovesse chiamarmi con una overpair mi resterebbero sempre ben 9 out (due dieci, due otto e quattro nove per la scala). Se avesse il set gli out si ridurrebbero a “circa” quattro.

Ed ecco come un’attenta analisi della situazione di gioco consiglia un bluff “over the top” che sembra delinearsi come una mossa vincente!!

La bellezza di questa giocata è stata proprio la correttezza dell’analisi di Mr. Pink unita ad una perfetta scelta della situazione giusta.

palla5000
ItaliaPokerClub.com

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