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Pot Limit Omaha & Omaha High/Low Le Regole base e qualche consiglio per cominciare
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Con l’introduzione dell’Omaha su Gioco Digitale, una delle piattaforme più popolari in Italia, possiamo finalmente usare a ragion veduta una citazione che finora nella vita di tutti i giorni era poco utilizzabile… “Ho visto cose che voi umani non potete immaginare”
Da lì nasce l’idea di IPC di preparare un breve vademecum con le regole di base di questo splendido gioco e qualche piccolo consiglio per evitare di bruciarsi tutto il Bank Roll senza nemmeno capire bene cosa sia successo… Per andare con ordine, vedremo nel seguito le regole base dell’Omaha, la struttura delle puntate “Pot Limit” per concludere con la variante High/Low (anche nota come HL, hi/low, Split Pot).
Omaha – Regole di Base
L’Omaha è un gioco della stessa “famiglia” del Hold’em, con il quale ha in comune:
– il format di gioco: carte coperte ad ogni giocatore e carte comuni sul Board
– il Cards dealing: 3 carte al Flop, 1 al Turn, 1 al River
– la struttura delle puntate: Bui, Pre-flop, Flop, Turn, River
– il “giro”: dal giocatore UTG al BB Pre-flop; dallo SB al Button dal Flop in poi
– la struttura dei punteggi: da “X carta alta” su su fino a “Scala Reale”
La differenza fondamentale è nel numero di carte private (Hole Cards, Pocket Cards) che ogni giocatore riceve, che sono 4 invece di 2.
Altro punto critico è che bisogna utilizzare esattamente due carte private e tre del board per comporre il proprio punto…vediamo un esempio pratico.
Plr 1: AAQJ
Plr 2: KQJT
Board: AJ6 T 4
Plr 1 non ha Full di A e J… dovendo usare due carte private, il suo punto è un tris d’Assi…
Plr 2 invece ha uno splendido colore Nuts di quadri… volendo allenarci alla lettura: ha un draw a colore al Flop, ha chiuso scala al Turn e ha completato il colore al River.
Hand selection
Avete visto quanto è importante che le carte che avete in mano possano “giocare insieme”…
Una starting Hand come AA94 è estremamente meno potente di come possa sembrare.
Se andiamo a scomporla, state giocando con: AA, A9o, A4s, 94o… ovvero coppia d’Assi e un draw a colore…
I vostri avversari più in gamba giocano con 4 carte, evitate di affrontarli solo con due…
Pot Limit – Come funziona?
La struttura delle puntate Pot Limit (PL) è complicata a prima vista… e resta complicata anche dopo, per lo meno nel gioco Live.
Giocando OnLine abbiamo la fortuna di avere un Software che ci evita errori (e figuracce).
La puntata minima è, esattamente come nel Hold’em, l’importo del BigBlind.
Il Raise massimo è l’importo del Pot, incluso il Call del giocatore che rilancia… nel giro pre-flop l’importo è aumentato come se lo SB avesse già fatto Call del BB.
Aiutiamoci anche qui con un esempio di un inizio di giro a Bui 10/20:
UTG: nel Pot ci sono 30 dei Bui (che contano come 40 ai fini di un eventuale rilancio).
Il giocatore può fare Call per 20 o effettuare un Raise di 60 (ovvero fino a 80) che nasce dal Pot così composto: SB 10(+10) + BB 20 + Call UTG 20 = 60
Immaginiamo che UTG abbia rilanciato e vediamo cosa può fare UTG+1
Fold… sempre una scelta, anche se non ci serve per il nostro esempio…
Call 80
Raise… vediamo di quanto
Nel Pot abbiamo 110, che come visto sopra contano virtualmente come 120 per un Raise… in più dobbiamo contare il Call di UTG+1.
UTG +1 può quindi effettuare un Raise di 200 (ovvero fino a 280)
Come vedete è esattamente complicato come sembra… ma state tranquilli che il Software aiuta.
Pot Control e Posizione
Se nel Hold’em la Posizione è importante, nell’Omaha è cruciale.
Un giocatore il Late position può effettuare un Raise decisamente più importante, oltre ad avere sempre il vantaggio di parlare per ultimo…
Fare un Raise di 60 da UTG per trovarsi alla fine a dover decidere se andare o no All-in dopo una serie di Re-Raise non è esattamente una situazione vincente…
Un giocatore in Early Position ha tutto l’interesse a mantenere il Pot basso per arrivare a vedere il Flop e non rischiare di essere Raisato fuori dal Pot con una mano magari interessante, ma non certo da All-in ai primi livelli…
Omaha High/Low
La variante a mio avviso più bella dell’Omaha è la High/Low… ovvero come complicare qualcosa che già di suo è complicata…
Nel HL, oltre al gioco normale visto sopra (relativo alla parte High) i giocatori si contendono un potenziale Piatto Low… se esiste una mano qualificata per il Low, questa vince il 50% del Pot; altrimenti tutto il Pot viene vinto dalla mano High.
Una mano Low è composta da 5 carte diverse tra loro di valore dall’8 in giù.
L’Asso conta come 1 nel Low. I semi non contano, solo i valori delle carte.
Come per la parte High, un giocatore deve usare 2 carte Private e 3 del Board. È ovvio quindi che non può esistere un Low se nel Board non ci sono almeno 3 carte da 8 in giù.
Il modo migliore per confrontare due mani Low è leggerle dalla carta più alta alla più bassa come se fossero un numero… il numero più basso vince.
Per esempio: 6543A batte 65432 che a sua volta batte 7432A.
Scoop
Quando giochiamo una mano, il nostro obiettivo deve essere vincere sia High che Low (Scoop).
È quindi abbastanza sconsigliabile andare a vedere il Flop senza buone carte anche per il Low (ovviamente ci sono eccezioni, ma le discuteremo in un’altra occasione).
Occhio al “Low only”
Molti giocatori alle prime armi tendono a giocare comunque sul Low pensando che “Male che vada riprendo le mie chips”… e spesso finiscono per rimanerci tanto tanto male…
Pareggiare il punto Low contro giocatori decenti è frequentissimo… e se succede quando l’altro giocatore ha fatto anche High il risultato è che prendete un quarto del Pot, perché perdete lo High e dividete il Low. In gergo questa situazione si chiama essere “quartered”.
Con più giocatori è possibile che rimaniate con in mano 1/6 o addirittura 1/8 del Pot…
Per il momento è tutto… ci si vede ai tavoli e a rileggerci presto.
Good Game,
Black Saphire