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Il Poker per principianti – Articolo 1
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I dati sono impressionanti e le statistiche anche: il Poker on line si è trasformato in un gioco di massa. Amici, ho scritto gioco non a caso. Ciascuno di noi, ad eccezione di pochi illuminati, ha provato il poker texano spinto dalla curiosità e dalla voglia di tentare la sorte con questa nuova lotteria tanto reclamizzata: un bingo senza le cartellette dei numeri da coprire con un sassolino, ma giocato con le carte distribuite in maniera singolare e stravagante!
Quando, spinti dalla voglia di emulare gli strani personaggi visti in televisione con improponibili occhialini e cuffiette alle orecchie che vincono vagonate di dollari, si apre per la prima volta una Poker Room su internet, generalmente si fa con lo spirito di puntare pochi spiccioli iscrivendosi al torneo con il più alto numero di concorrenti e quindi con i premi più elevati.
Il gioco che crediamo vincente, perché così abbiamo visto fare in tv da quel danese che sembra uno skinhead e da quell’altro che sembra nostro Signore in versione Cowboy, è probabilmente riassunto in una sola parola: All-in! Che sia alla prima, alla seconda o alla terza mano poco importa e… fuori dalla tombola, generalmente, salvo essere, ehm, accessoriati in maniera spropositata!
Questo accade per un periodo più o meno breve perché l’uomo è un essere dotato di cervello in grado di elucubrare avvincenti ragionamenti. Le sinapsi percorse dall’elettricità vitale producono pensieri, con gradi di sfumatura differenti, ma tutti raggruppabili nel seguente schema:
- Questo è un gioco che occupa tempo, non mi emoziona e perdo sempre: ritorno al superenalotto, posso vincere di più e non mi devo sbattere più di tanto
- Questo è un gioco che mi piace e non mi fa perdere più della schedina, del lotto o del video poker e quindi gioco fino a che non mi stuferò
- Mmh… forse questo non è un gioco così stupido e banale come se puntassi alla carta più alta, molti perdono con regolarità ma alcuni, con altrettanta puntualità, vincono. Non è che il poker più che un gioco sia una competizione dove vince chi gareggia meglio?
Ecco il dubbio, il tarlo che s’infila nella testa di alcuni neofiti del poker. Questa camola, tanto rara quanto preziosa, usualmente abita le teste ricche di ossigeno e irrorate da buna linfa ed ha un nome importante: si chiama Fortuna.
Sissignori, il Tarlo Fortuna: la fortuna di capire che il poker non si vince quasi mai allo showdown e che quindi quasi mai conta la combinazione di carte più alta, che quasi sempre vince chi ha la capacità di pensare cosa pensano i compagni di tavolo e sa nascondere e mascherare meglio il proprio gioco oppure chi utilizza strategie di gioco lineari e chiare e sa gestire, con tecniche quasi bancarie, il proprio gruzzolo mettendolo al riparo dalle ali nere della sfortuna che ogni tanto, e di questo statene certi, si abbattono su ogni giocatore di poker, anche il più forte e scafato.
Se voi state leggendo queste righe molto probabilmente avete il simpatico tarletto Fortuna che bazzica nella vostra testolina.
Eh si, è proprio così: iniziate ad informarvi sul mondo del poker, volete sapere e capire, chi avidamente e trafelatamente e chi con malcelato distacco, perché il tarlo attacca in maniera differente da caso a caso. Poco importa, il contagio è inevitabile e vorrete comprendere ed imparare questo meraviglioso gioco che giorno dopo giorno vi sembra assomigliare sempre più ad una, seppur particolare, competizione sportiva!!!
In questa rubrica, che potrete leggere sulle pagine della nostro sito, cercherò di darvi alcune nozioni che ho tratto dallo studio e dall’esperienza. E’ doveroso e corretto che voi sappiate che io non sono un giocatore che con il poker sportivo campa né tanto meno un professionista. Io ho il mio lavoro e la mia meravigliosa famiglia. Il poker per me è solo passione: una passione cui dedico buona parte del tempo libero, non solo sedendomi ai tavoli verdi, virtuali e non, ma anche studiando e cercando di capire le migliori strategie per affrontare con il massimo delle soddisfazioni le ore con le carte in mano.
Io sono un giocatore da sit and go con buy in bassi e quindi tutto quello che vi racconterò sarà specifico per queste competizioni; non so e non voglio sapere quali altre componenti entrano in gioco quando la posta in palio raggiunge cifre che al momento so solo scrivere! Se voi giocate già queste somme, leggetemi pure, ma probabilmente troverete le informazioni scontate, inutili e forse addirittura, per le situazioni che si presentano ai vostri tavoli, non corrette.
Al tavolo del poker come in Chiesa
La prima raccomandazione che vorrei darvi e che vorrei teneste sempre a mente perché senza di essa non si può vincere è: giocate con educazione e con rispetto del vostro avversario!
A volte la tentazione può essere forte: un concorrente scula e ci irride oppure ci attacca offendendoci apparentemente senza ragione con il solo scopo di innervosirci. Con la chat delle poker room è facile, nell’anonimato che offrono tastiera e monitor, lasciarsi andare agli improperi ed alle offese più variopinte; ricordiamoci sempre che tutto questo è male e non ci rende persone rispettabili; anche se seduti ad un tavolo verde, virtuale o no, noi siamo sempre uomini e per i nostri comportamenti saremo giudicati.
Oltre alle considerazioni di ordine morale, offendere e maledire un oppo porta sicuramente ad almeno due situazioni di gioco sfavorevoli:
le altre persone sedute al tavolo noteranno e probabilmente annoteranno (parleremo in seguito di come prendere le note dei giocatori che incontriamo) che giochiamo “di pancia” facendoci trascinare dalle emozioni piuttosto che dal raziocinio e quindi con poco controllo di noi stessi (in pokerese si dice che siamo giocatori inclini al tilt). E’ quindi molto probabile che quando gli oppo che hanno preso nota del nostro tilt ci incontreranno nuovamente proveranno a stuzzicarci per farci giocare il nostro poker peggiore e cioè quello tiltato.
Ciascun concorrente al tavolo ha la possibilità di far intervenire un moderatore per verificare la registrazione della chat. Se quest’ultimo noterà comportamenti ineducati, offensivi o irrispettosi, provvederà a bannare dalla chat l’autore permanentemente o per un lungo periodo.
La chat, e ne parleremo in uno dei prossimi appuntamenti, è uno strumento utile per conoscere gli avversari: non perdiamo quindi questa atout stupidamente.
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Nel prossimo appuntamento, cari amici che vi state avvicinando a questo splendido cosmo, vorrei parlare di che cosa caratterizza una mano di poker.
Mr Pulce