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WSOP 2012 – Fabrizio Baldassari a 5 passi dal Braccialetto: “Ci credo!”
Cinque passi. Cinque Heads Up lo dividono da quel braccialetto che aveva sfiorato alle WSOPE. All’evento #6, il 5.000$ Mix-Max No Limit Hold’Em, Fabrizio Baldassari, Pro di BetPro Poker, chiude “quasi chipleader”, ufficialmente secondo, ma in realtà sono solo pochi gettoni a fare la differenza fra le sue 461.000 chip e le 467.500 di Warwick Mirzikinian, attualmente al comando. Però quelle 6.500 chip valgono circa 10.000$. Perché? Andiamo per ordine.
Alla domanda su com’è andato il torneo Fabrizio è molto esplicito: “Bene!”, una risata per scaricare la tensione e poi mi racconta la mano “Ho cominciato sopra average, poi c’è stata una mano che mi ha fatto salire molto: con AA ho callato un raise da un giocatore loose che c-betta il 100% dei piatti, io sono HJ, il bottone ha controrilanciato, il BB è andato all-in, anche l’OR va all-in e io chiamo felice”. Così Fabrizio da deepstack è inarrestabile e nella zona bolla ne approfitta per bullare il tavolo e fare chip. Ma avrebbe bullato leggermente di più se avesse saputo l’esito della giornata.
L’evento #6 è una formula particolare di torneo che prevede la prima giornata tavoli 9-max, che nel Day2, cioè oggi, sono diventati 6-max. Dai 32 left in poi si gioca heads up, fino a decretare il vincitore del braccialetto. Quindi a 32 giocatori rimasti il torneo sarebbe dovuto fermarsi, però ci sono state due eliminazioni simultanee nella bolla di fine giornata, quindi i giocatori che domani scenderanno in campo saranno 31: ciò significa che uno di loro (il chipleader) potrà freerollare il turno, e avanzerà direttamente alla fase 16 left, assicurandosi l’ITM di 24.000$ a differenza di quello da 14.000$ che toccherà ai classificati dalla trentaduesima alla diciassettesima posizione.
A Fabrizio pesano quelle poche fiches che lo dividono dal chipleader ufficiale: “Che sfortuna”, commenta, “Se l’avessi saputo, avrei giocato per chiudere da chipleader”. Tuttavia, per bilanciare gli stack, i deep domani giocheranno contro gli short, così all’azzurro toccherà affrontare Tom McCormick a cui restano solo 19.000 chip. Sebbene lo statunitense abbia collezionato già 11 final table alle WSOP, sarà molto difficile per lui andare avanti del torneo vista l’abissale differenza fra il suo stack e quello di Baldassari.
Fra i 32 finalisti ci sono nomi illustri, fra cui Victor Ramdin (Team PokerStars Pro), il braccialetto russo Konstantin Puchkov, “Mad” Marvin Rettenmaier, nonché Joseph Cheong, una vecchia conoscenza di Filippo Candio.
Questo Braccialetto? Fabrizio dice: “Ci credo”, vuole arrivare fino in fondo e domani comincerà in discesa.
L’appuntamento è per domani alle 13.00, orario Las Vegas, Nevada. Fabrizio Baldassari proverà a compiere il primo dei cinque passi che lo dividono dalla consacrazione più ambita da ogni giocatore di poker professionista!