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WSOP 2012 – Al tavolo con il campione: Cristiano Guerra alla corte di Pius Heinz
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Oggi in sala al Brazilia comincia uno dei tornei più attesi: il 3mila dollari no limit. Un torneo che di solito è in grado di fare duemila presenze e generare montepremi da capogiro; stavolta i partecipanti si fermano a 1.394 con un primo premio da 700mila dollari.
Più che sufficienti per far sedere il campione di Sisal, Cristiano Guerra.
Crisbus non fa nemmeno in tempo a sistemare la pila di fiches che ecco che si accomoda al suo fianco Pius Heinz, il campione del mondo in carica, l’uomo più invidiato dell’anno nel mondo del poker.
“Sedersi con il Campione fa sempre un certo effetto. Il rammarico è che non abbiamo giocato una mano che fosse una insieme ma credo sinceramente che lui fosse molto più preso dalla partita che dal torneo (la Germania stava battendo la Grecia proprio in quel preciso istante n.d.r.).
Però averlo accanto ti produce una sensazione strana, se lì che pensi “Dio mio questo ha addosso il braccialetto del Main Event WSOP, questo ha realizzato il massimo sogno. WOW”.
La presenza di Heinz non ha certo influenze positive su Crisbus che per l’ennesima volta si trova a fronteggiare un torneo in salita fin dalle prime battute. “Ho spinto molto al primo livello e ho fatto un po’ di saliscendi oscillando tra le seimila e le undicimila fiches. All’inizio è stato il momento peggiore perché ho cominciato a inanellare una serie di mani negative, perdendo praticamente tutti i colpi”
A un certo punto il pro di Sisal gioca una mano molto particolare: decide di flattare A3suited dopo un raise e un successivo call di un player piuttosto weak, di quelli che flattano e poi sono piuttosto propensi a giocare il colpo in modo passivo e arrendevole.
Il flop è 642 con una picca.
“Check, check e l’avversario weak decide di bettare 250. Praticamente è una puntata con poco senso visto che ha cbettato tutti i piatti a cui ha partecipato. Capisco che è arrivato il momento di “educarlo” e raiso a 650”.
L’avversario fa call immediatamente. “Lì penso con maggior convinzione che abbia una mano debole, tipo una piccola coppia o una gutshot. Al turn esce un 8, betto 1.300 e lui fa ancora call”
Ormai Cristiano Guerra è deciso ad andare fino in fondo e deve metterli tutti quando scende un river K, praticamente è allin al buio.
L’avversario pensa un’eternità e poi folda. Qualche orbita dopo confesserà di aver avuto 85.
Qualche mano dopo, Crisbus prende di mira un giocatore sconosciuto, dalla tribet facile. Dopo un raise a 400 di Guerra con KJ, un flatcall di una ragazza, l’oppo decide di raisare a 1.100, con Crisbus che ha ancora 7.000 di stack davanti.
“Decido di flattare. Ma solo perché la ragazza, qualche mano prima, aveva flattato anche gli assi perciò se avesse repushato avrei foldato facilmente. Se non ci fosse stata lei probabilmente avrei 4bet-callato il signore. La ragazza folda e il flop recita KT3 due cuori. Io checko e l’oppo betta 2000. Io a quel punto non posso fare call e rivalutare e di certo non foldo se flatto la 3bet e hitto la mia top pair. Perciò check pusho e lui snappa con gli assi che tengono.”
Purtroppo queste Wsop non stanno andando per il verso giusto per il campione romano tra coolers, scoppi e flip persi.
“Se non gira un po’ la ruota sarà difficile fare risultato. Mi impegnerò comunque al massimo, e stai sicuro Enrì che torno in Italia convinto di aver giocato un ottimo poker e dato tutto quello che potevo dare”