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WSOP 2012 – 10K 6max: bene gli italiani, ma dov’è finito Dario Minieri?
Siamo all’inizio di quello che da molti viene considerato il torneo più duro di tutte le WSOP nella disciplina dell’Holdem No Limit: il 10.000 $ six-handed.
Un torneo che raduna i più forti giocatori del mondo, tanto per farvi capire lo scorso anno lo vinse Joe “ender555” Ebanks in heads contro Chris Moorman, gente che online ha guadagnato sui 4 milioni di dollari circa a testa. In un final table che rimarrà alla storia come il più difficile di sempre con Bertrand Grospellier, Mike Sowers e Tristan Wade.
Quest’anno il field non è da meno. Ah, piccola curiosità: “Bob” Voulgaris reduce dal One Big for One Drop si presenta al 10k a colpi di Twitter esordendo così:
Se per qualcuno i soldi del 10k sono come quelli del Monopoli, per alcuni soprattutto gli italiani l’investimento non è indifferente né in termini monetari né in termini di EV al tavolo.
E infatti i volti che trovi sono quelli coi roll più solidi alle spalle: Andrea Dato, Dario Sammartino, un Rocco Palumbo in piena forma, Mustacchione, MaxShark, Antonino Venneri, Alex Longobardi.
Il team Sisal schiera un pro, Cristiano Guerra e un “Friend”, Nicola Pegoretti, pronti a dare battaglia in tavoli per nulla facili.
Crisbus specialmente capita con Joe Cada e Noah Schwartz, anche lui reduce dal “Torneo del Milione di Dollari”. Per Cristiano continua la striscia negativa perché come dicono ora i pokeristi “non escono mai le sue”: in tornei come questi ti devi adeguare a un field che ha portato il livello di gioco del six handed a una difficoltà spaventosa e a livelli di ragionamento, mano dopo mano, molto ma molto elevati. Solo che come in tutti i giochi bisogna hittare e il Crisbus nazionale non ha mai questo privilegio da circa 20 tornei.
Vi ricordate di MaxShark e delle sue lamentele sulla bad run? Bene dimenticatevi tutto perché oggi lo Massimo “lo Squalo” Mosele stanno viaggiando a gonfie vele, con l’unico problema che a procurargli il double up è stato proprio il suo compagno di viaggio e di stanza Alex Longobardi. La sorte li piazza allo stesso tavolo è ovviamente incappano nel coolerone della vita: con AA vs QQ.
Con la coda dell’occhio intravediamo anche Daniele Guidetti stretto nella morsa, a destra di Annette Obrestrad (idolo personale di chi vi sta scrivendo n.d.r.) e a sinistra e quindi in posizione di un Lex Veldhuis in versione Poker Champagne. Guidetti perde una brutta mano con KK contro l’avversario in draw a colore che chiude al river; rimasto short mette da peggio con A9 in un allin a 3 ed è out dal torneo.
Rocco Palumbo dopo altalene continue vince il piatto che lo rilancia nel torneo hittando il tris contro la coppia dell’avversario e sul finale di nuovo full contro la top pair dell’avversario. Si rende poi protagonista dell’eliminazione di Allen Bari che tribet pusha la sua apertura e snappa il pro di Winga: AJ vs KT e fine dei giochi per il pro americano.
Ah scoop della giornata: l’arrivo tanto annunciato di Dario Minieri…beh era un bluff, qui Dario non c’è nonostante fosse atteso. Che fine ha fatto il pro di Stars.it?