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WSOP 2012 – Per Datino continua la maledizione del 12° posto
“E’ chiaro che appena uscito io sia rammaricato ma….”
…ma il risultato di Andrea Dato, pro di Glaming, ha davvero qualcosa di straordinario.
Il 10K six handed è considerato in assoluto il torneo più difficile per la disciplina del No Limit Holdem di tutte le WSOP: schiera tutti i migliori “mostri” del live ma soprattutto dell’online, in tavoli da sei con un livello di aggressività e pensiero che ti fanno dire spesso “ok questo è un altro gioco”.
Andrea Dato chiude al 12° posto portandosi a casa una moneta di 57.031 dollari, in un torneo con i migliori 474 giocatori del mondo: gente del calibro di Mercier, Shannor Shorr, Andrew Lichtenberger, Kyle Julius o Layne Flack tanto per nominarne alcuni andati a premio.
“Non ho un grosso rammarico per le mie giocate anzi sono stato molto fortunato in alcuni frangenti” – ammette Andrea Dato – “come quando ho trovato il nuts con AT con un flop tutto a cuori e contemporaneamente c’era Shannon Shorr che aveva solo flattato preflop la sua coppia di dieci dopo il raise di Fernando Brito….insomma una serie di situazioni favorevoli che mi hanno proiettato ben in avanti”
Il torneo di Dato procede nel migliore dei modi oggi: raggiunge l’average eliminando Markus Gonsalves con A6 contro QT, per poi toccare quota 750.000 eliminando l’ex november nine dell’era Candio, Jason Senti, in allin preflop AK vs KJ, e proiettandosi a un momento chiave del torneo quando i tavoli restano solo due e Dato si trova a fronteggiare due avversari davvero complicati da gestire come parlando di Lichtenberger e di Shannon Shorr.
“Shannon Shorr è davvero molto forte. E’ quel classico avversario che ha un range di apertura molto stretto, ma un range di tribet enorme e quando ti trovi a giocare un board con lui e quando mette la modalità aggressiva, stai tranquillo che te ne fa tre (tre puntate per tutte e tre le street, n.d.r.) senza scomporsi un attimo. E’ davvero uno dei più forti”
Dato compromette poi il proprio torneo in una mano in cui cerca di bluffare Erik Sabat, anche lui un superpro, di origini californiane, decisamente a proprio agio in questo field di duri. Sabat dopo qualche tentennamento, chiama la valuebet di Datino al river ed è buono con top pair contro il busted draw del pro di Glaming.
Si rimane con pochissime fiches e qualche mano dopo un fold generale, Dato pusha A2 da small trovando il call del big blind con A8: board liscissimo e Datino è out.
“Sai perché mi iscrivo a questi tornei?” – rivela Andrea – “l’ho realizzato proprio in una discussione al tavolo giusto su questo tema: per il challenge. I livelli di pensiero aumentano, il tuo sforzo a definire un range avversario è massimo, la tua concentrazione è totale, insomma è una delle più belle sfide che tu possa affrontare. Ovvio che stare li dentro è –EV per almeno 400 giocatori me compreso, ma hai idea di quanta valga questa partecipazione in termini di esperienza? Ho visto alcune giocate che davvero mi hanno aperto gli occhi e mi hanno dato moltissime idee su come importarle in Italia”
Lasciamo la parola ad Andrea Dato stesso, che ci racconta l’andamento del suo torneo con alcuni consigli tecnici per giocare un MTT del genere!
httpv://www.youtube.com/watch?v=igpIAjjPpeo