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WSOP 2012 – Marco Ruggeri non molla, Crisbus ITM ma “scoppiato”.
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Due bandierine al Main Event delle World Series of Poker non sono affatto un risultato da trascurare, per un team Sisal pro che allo start contava su soli cinque elementi nella folla dei 6.598 iscritti.
Nel poker però, l’amarezza per un’occasione persa è spesso maggiore della soddisfazione per il risultato ottenuto. Emozione, quest’ultima, che conosce fin troppo bene Cristiano Guerra, che ha chiuso 334°, incassando 32.871 dollari, un torneo in cui, avesse vinto l’ultimo colpo al 72%, avrebbe potuto davvero la sua. Come invece avrà occasione di fare domani nel day5 Marco Ruggeri, che ha imbustato dopo una giornata di sofferenza 398.000 chip.
IN CORSA “La giornata – racconta Marco – era partita bene all’inizio. Dopo essere entrato tra i 666 premiati sono stato fortunato in un colpo in cui dopo aver rilanciato con A-A, sono finito all-in al flop su board 7-7-5 con due picche contro un avversario che aveva 9-7. Al turn e al river però sono cadute altre due picche e con il mio asso di picche ho fatto un colore che mi ha lanciato a quota 550mila. Dopo però sono stato spostato in un tavolo davvero molto molto difficile”. E qui, forse, è arrivato l’errore. “Ma – ammette il fratello minore di Simone Ruggeri – mi sono inventato un bluff importante contro il chip leader. Uno spot che onestamente mi sarei potuto risparmiare e che mi ha fatto perdere 200mila circa, lasciandomi corto e senza molto margine di manovra. Poi sono risalito e ho finito a 398mila. Comunque va bene così. Domani andremo avanti, puntando a…Meglio non dire niente”.
DELUSIONE Cristiano Guerra invece è deluso. Molto. “Che potevo fare. In quattro giorni di gioco le ho messe tutte dentro solo tre volte, oggi. Una volta in zona bolla, vincendo un coin flip. Poi J-J contro 7-7 una volta andato a premi, e la mano ha tenuto. E una terza volta poco fa. A-K io, A-J il mio avversario. Board A-J-5 liscia liscia e tutti a casa”. Con tanta, tanta amarezza. “Beh, dai, tanto domani posso giocarlo di nuovo, un torneo come questo. Oh, wait” trova l’umore per scherzare Crisbus. “Nel colpo finale non biasimo il mio avversario. Su open-raise di un signore lui aveva scelto di tribettare 65.000 da bottone, e sulla mia fourbet da 160.000 lui non poteva far altro che mettere, specie con lo stack imponente che aveva. Io però ero contento mettesse. Solo che la sorte, quella che mi ha sempre voltato la faccia in tutte queste World Series, anche stavolta non ha voluto darmi una mano. Pazienza, sarà per l’anno prossimo, che devo fare”.