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WSOP 2012 – Gli spot decisivi del day5 di Marco Ruggeri
Per essere un esordiente, più di così dal giovane membro del team Sisal Marco Ruggeri non si poteva pretendere. Eppure il suo 157° posto, buono per portare a casa 52.719 dollari, non può bastare al 21enne romano. Specie dopo che, partito short, era riuscito a salire ben oltre l’average dei 200 rimasti a metà day5.
“Ho iniziato il day5 a 400mila – racconta Marco Ruggeri, comunque sia andata il migliore degli italiani in questo Main Event Wsop -. La giornata era iniziata molto bene, trovando subito un double up pieno con A-Q contro K-Q. Poi, grazie ad un altro paio di bei colpi, sono salito addirittura ampiamente sopra media, toccando quota 1,6 milioni. A quel punto devo ammettere che ho cominciato a crederci per davvero, perché stavo esprimendo un eccellente poker e mi sentivo molto in palla”.
Dalle stelle alle stelle, il passo però è breve quando si gioca a texas hold’em. “Purtroppo – continua Marco – poi è arrivata la mano fatidica. Alzo A-K e rilancio a 40.000 su bui 10.000-20.000, tutti passano e il bottone controrilancia a 140.000. Era un giocatore abbastanza chiuso, un signore di una certa età che giocava anche in modo abbastanza strano. Diverse volte aveva “overpottato” fino a 800mila con sole 100mila chip nel piatto. Contro di lui non mi è sembrato profittevole fare un quarto rilancio e ho quindi deciso di fare solo call, a differenza di quanto avrei fatto contro altri player con cui avrei ritenuto standard piazzare un quarto rilancio.
Al flop cadono A-K-3, e a questo punto dopo che gli ho lasciato la parola e lui ha piazzato una continuation bet da 100mila, ho deciso di rilanciare a 300mila. Lui non molla l’osso e fa un piccolo, ulteriore rilancio, 700mila. La sua action è davvero strong, a ben pensarci non so quali mani tra quelle che lui sta rappresentando posso battere. Tutt’al più pareggio contro A-K. Però non so davvero se avrei mai potuto trovare un fold in questo spot perché avendo io proprio A-K, i set d’assi o di re sono davvero improbabili e devo davvero essere sfortunato perché abbia gli assi o i kappa. Purtroppo però al mio all in segue rapido il suo call con set d’assi”.
Poche mani dopo, poi, l’epilogo. “Su un rilancio dello stesso player io sono sul bottone e trovo Q-Q, spingendoci i resti per 200mila. Lui chiama e di nuovo mostra due assi. Sono davvero abbattuto per come è andata. Chiudo migliore italiano del torneo, 157°, portando a casa 52mila dollari e spicci, però per come si era messa questo pomeriggio non posso essere contento. Ora si torna a casa, a lavorare on line, ma ho già tanta voglia di riprovarci l’anno prossimo, comunque”.