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WSOP 2012 – Gaelle Baumann: “Penalizzata dal floorman!”
Un problema di difficile soluzione, quello che sta facendo discutere da giorni la comunità internazionale online.
Siamo al day 6 del Main Event WSOP, i premi di grosso calibro si stanno avvicinando e la pressione sui giocatori è tanta. Gaelle Baumann, la giocatrice francese di cui vi abbiamo spesso e volentieri raccontato, fa min-raise 60.000 sui bui 15.000/30.000 da UTG.
Andras Koroknai dallo small blind, non accorgendosi del raise della Baumann, decide di pushare all-in, con l’intenzione di mettere ai resti Gavin Smith sul BB. Appena il player canadese folda le sue carte, Koroknai butta anche le sue nel muck, e non sono identificabili né recuperabili. Gaelle Baumann in tutto ciò non ha ancora detto “call”, per la velocità degli eventi, ma ha KK in mano e più chip dell’ungherese!
Viene chiamato il floorman, e la questione è intricata: Koroknai deve mettere l’intero stack nel piatto senza avere le carte? Deve pagare 60.000 alla Baumann? Deve corrispondere alla francese l’importo di un ulteriore rilancio minimo?
Il floorman, dopo una veloce telefonata al direttore del torneo Jack Effel, decide per l’opzione più favorevole a Koroknai e gli fa mettere nel piatto solo 60.000 che vanno a Gaelle.
E su Internet si scatena l’inferno. La maggioranza degli utenti dei forum internazionali è comunque convinta che Koroknai sia in buona fede e non abbia fatto apposta. Alcuni difendono la decisione del floorman, altri la criticano aspramente sostenendo che l’ungherese doveva essere eliminato dal torneo: le opinioni del pubblico sono divise al 50/50 circa.
Noi abbiamo chiesto direttamente alla protagonista, Gaelle Baumann, di spiegarci la situazione e il suo parere su di essa. Ecco le risposte della francese:
“Non penso che la mossa di Koroknai sia stata un “angleshoot”, sono convinta che non l’abbia fatto di proposito. O almeno spero…
Credo comunque che decisioni del floorman come questa aprano le porte ai player poco onesti per provare a imbrogliare. Credo che un giocatore debba essere conscio dell’action al tavolo in ogni momento, e che debba proteggere la sua mano, fa parte del gioco.
Perché devo essere io a pagare per il suo errore, mentre lui viene premiato? E dato che l’all-in è stato annunciato a voce, e secondo i regolamenti WSOP di quest’anno le dichiarazioni verbali sono vincolanti, come mai non è stato tenuto in considerazione?
Penso che la decisione del floor sia stata davvero troppo benevolente nei suoi confronti, e soprattutto inconsistente con quello che era successo a me qualche giorno prima. Nel day 3, un giocatore ha raisato UTG e io non mi ero accorta del suo raise. Ho annunciato “raise” e sno stata obbligata a rilanciare ulteriormente. Dov’è la coerenza? Koroknai avrebbe dovuto almeno pagare il minimo raise e ricevere un giro di penalità, se non addirittura perdere l’intero stack.
Tra l’altro mi sembra davvero assurdo che al day 6 del Main Event, il direttore del torneo Jack Effel non fosse presente in sala e abbiano dovuto chiamarlo al telefono.
Sicuramente una decisione differente avrebbe potuto cambiare il mio intero torneo. Questo non significa assolutamente che sarei sicuramente arrivata al final table, non c’è modo di saperlo. Ma se lui fosse stato eliminato in quella mano… sicuramente non sarebbe stato lui a eliminarmi poi in decima posizione!
L’unica cosa che so è che questa decisione sembra piuttosto ingiusta, e che Koroknai è davvero un ragazzo fortunato!”