Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Paola Ionia e un inno nazionale imbarazzante
Mentre mi aggiro tra i tavoli della Brasilia Room al rientro dalla pausa del Ladies Event, incontro Paola Ionia, la compagna di Dario Alioto, schierata all’evento da mille dollari riservato alle giocatrici.
Chiacchieriamo per una decina di minuti, finché non mi accorgo che il torneo dovrebbe essere già ripartito da un bel po’, ma qui sono ancora tutti fermi.
“Succede sempre così in Brasilia” mi spiega Paola “qui c’è il palco per le cerimonie di premiazione dei braccialetti, e si ferma tutto per qualche minuto.
L’anno scorso ad esempio mi è successo un episodio imbarazzante: il giorno del Ladies premiavano un americano, e al momento dell’inno nazionale si sono alzati tutti, anzi tutte, in piedi per cantare con la mano sul cuore. Io ero l’unica rimasta seduta: è stato imbarazzante!”
Cambiamo argomento, ma dopo due minuti vediamo che… giocatrici, dealer e tutti quanti si alzano nuovamente in piedi con lo sguardo verso il palco della Brasilia!
Mentre fotografo Paola, anche stavolta l’unica seduta, mi accorgo però che nessuno canta. Per forza, non è lo “Star Spangled Banner”, è l‘inno russo quello che sta suonando! E perché sono tutti in piedi, ci chiediamo io e Paola? Evidentemente qui hanno moltissimo rispetto per gli inni nazionali, anche quelli altrui.
Me ne vado pensando che in Italia non ci si alza nemmeno per l’inno di Mameli – e non significa che non ce ne frega nulla, significa che lo cantiamo da seduti – e mi domando se quello degli statunitensi sia un segno di grande rispetto, o soltanto una delle tante esagerazioni made in USA a cui siamo abituati.
Si sono alzati tutti in piedi, e hanno continuato a fare confusione e a giocare coi cellulari. Forse era meglio dimostrare il proprio rispetto con un minuto di silenzio, meno visibile ma a mio parere più significativo!