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Max Pescatori elimina Lindgren: “Ha giocato malissimo”
Siamo al day 4 del Poker Player’s Championship da 50.000 $, e Max Pescatori con il redraw da 24 player è capitato in un tavolino niente male: David Benyamine, Mike Leah, Jonathan Duhamel, Don Nguyen che non conoscevamo ma ne ha sempre un miliardo davanti, e anche Erick Lindgren.
Ma poco prima della pausa Lindgren non c’è più al tavolo, ha lasciato un posto vuoto, e dagli spalti Riccardo Lacchinelli mi racconta che lo ha eliminato proprio il Pro di PokerClub, in due mani di Razz “veramente orribili”.
Per chi non lo sapesse, il Razz è un gioco dove la struttura di carte e puntate è uguale allo Stud, con sette carte di cui quattro scoperte e tre coperte, ma il piatto lo vince il punto da 5 carte più basso, senza contare scale e colori – A2345, “the wheel”, è la mano più forte di tutte a questo gioco.
Scocca la pausa e Max mi spiega: “Prima Lindgren ha buttato mezzo stack in una mano di Razz. Alla mano successiva, probabilmente era tiltato, perché ha giocato molto male. Aveva un K scoperto all’inizio, che è una carta davvero brutta in questo gioco, e ha continuato a pagare fino ai resti presentandosi allo showdown con K alto che non può quasi mai vincere.”
Quando gli avversari giocano male, nel poker di solito si guadagna. Ma il celebre “teorema di Morton” dice che in un multi-way pot a volte una decisione corretta dell’opponent può portarci a vincere di più rispetto a una sbagliata, viste le dinamiche differenti nei piatti con più di due persone.
E quello che è successo a Max è proprio un esempio del viceversa: “Se Lindgren non avesse giocato in quel modo stupido – spiega Max – probabilmente avrei vinto un piatto più grosso rimanendo heads-up con Benyamine. Ma va bene lo stesso, comunque il piatto non era piccolo, e ho eliminato un giocatore a poca distanza dalla bolla.”