Poker Room
Comparazione Bonus
-
RoomBonus
Ultime notizie
Video consigliati
Doyle Brunson al Main Event WSOP!
Al 50.000 Poker Player’s Championship ero riuscito a strappargli ben quattro parole, e mi aveva detto di non sapere ancora se avrebbe giocato il Main Event WSOP o meno.
Ma ormai è una costante: ogni anno si rincorrono le voci, il tam tam mediatico impazza, e sembra che Doyle Brunson debba ogni volta rassegnarsi alla “pensione” e abbandonare i tornei delle WSOP – solo quelli, perché a lasciare da parte il poker giocato “Texas Dolly” nemmeno ci pensa, dato che è ogni giorno impegnato nelle partite cash game a limiti più alti.
Poi, ogni anno, Doyle si presenta puntualissimo al Main, facendo crollare tutte le ipotesi. C’è il sospetto che lo faccia addirittura apposta ad alimentare i sussurri, un po’ fingendo di arrabbiarsi con chi lo dà vicino alla pensione, un po’ comunque evitando sempre di smentire, per costruirsi intorno suspence e seguito. Alla fine dei conti, stiamo pur sempre parlando di un uomo che da più di 30 anni è al centro del palcoscenico nel mondo del poker, e sicuramente sa come costruirsi una immagine.
Le impressioni sono quelle della settimana scorsa: Doyle è anziano e il fisico gli dà qualche problema, ma si mantiene comunque in forma, così come il suo poker. Si alza dal tavolo, va in giro per la sala con la stampella a salutare il figlio Todd che per coincidenza è a pochi tavoli di distanza, si ferma a chiacchierare col sorriso. E intanto il suo stack cresce: alla pausa cena, come riporta su Twitter, ha già più che raddoppiato la dotazione iniziale di chip.
Poi lo spostano al “tavolo televisivo“, che di mediatico ha ben poco: non ci sono le telecamere tutt’intorno, forse giusto qualcuna, che non riusciamo ad individuare, incastonata nella grande struttura appesa al soffitto. Doyle non sembra gradire il trasloco: le luci gli danno fastidio, il cappellone da cowboy non gli fa abbastanza ombra sugli occhi, e l’espressione è un po’ meno felice di prima. Lo stack, però, continua a salire, perché anche se il tavolo non ti piace, “that’s poker”, fa parte del gioco, e si continua come prima!